Il popolo dei villanoviani sono stati chiamati cosi dopo che se ne è scoperto l’esistenza a causa del ritrovamento di una necropoli in una cittadina in provincia di Bologna. La cittadina si chiama Villanova e la necropoli è stata scoperta l’archeologo G. Gozzadini nel 1853. Attribuitogli un nome si è cominciato a studiare le abitudini di questo popolo ed in breve tempo si è accertato che le loro necropoli venivano allestite a poca distanza dal villaggio. Questo antico popolo risale al XIII secolo a.C. e viveva in capanne rotonde costruite in legno ed argilla e radunate in villaggi. Ogni capanna accoglieva una famiglia e le strutture più grandi e rettangolari erano invece per le attività comuni.
La loro vita era imperniata nella caccia e nell’allevamento ed erano molto abili a lavorare il bronzo e il ferro. La loro scrittura era fatta da simboli e solo più tardi, tramite il commercio, si avvicinarono alla scrittura alfabetica. Adoravano il sole, la luna e la stella del mattino (Venere). Le loro sepolture erano caratteristiche; seppellivano i loro morti, dopo la cremazione, in delle urne di terracotta che venivano decorate.
Le urne si differenziavano fra quelle chiuse da una scodella, ed identificavano una femmina, o chiuse da un elmo, ed identificavano i maschi. Queste urne venivano alloggiate dentro alle tombe, chiamate cassette, con un piccolo corredo funebre rappresentato per lo più da vestiti, morsi di cavallo e rasoi.
Ovvio che a questo punto la domanda è: cosa c’entra tutto questo con Firenze?
C’entra soprattutto alla luce di due fatti. Il primo è che molti sostengono che questi Villanoviani sono gli antenati degli Etruschi, e secondo sembra che i Villanoviani occupavano l’area fiorentina abbondantemente prima dell’arrivo dei romani. Ed è questo secondo dato che ci porta nel pieno centro di Firenze, in un’area di oltre 4000 mq che si estendeva da via Pellicceria fino a via dei Vecchietti. Esattamente in prossimità del luogo dove poi i romani fecero intersecare il cardo e il decumano nel 59 a.C., li dove sorge la Colonna dell’Abbondanza.
I romani non sapevano assolutamente che poco distante dall’incrocio delle due vie principali sorgeva, un tempo, un villaggio Villoviano e non lo sapeva nemmeno nessun fiorentino almeno fino al 1892. La scoperta fu conseguenza dei lavori di riqualificazione del centro storico avvenuti fra il 1865 e il 1895 che portarono alla luce una necropoli sotto il lato ovest di piazza della Repubblica, all’epoca piazza Vittorio Emanuele II.
La necropoli, che si suppone piuttosto ampia, era stata celata dal tempo, otto secoli, e da le frequenti alluvioni dell’Arno che avevano via via stratificato sopra la necropoli stessa tonnellate di argilla.
Come giunsero alla conclusione che la necropoli era di origine villanoviana? Dal fatto che ritrovarono più di un orcio di terracotta, con funzione funebre, che avevano le caratteristiche di quelli della necropoli di Villanova. Tumulati sotto un lastrone di arenaria, dei vasi a doppio tronco di cono chiusi con una ciotola capovolta. All’interno le ceneri e parti di ossa del defunto.
Quindi noi fiorentinacci di lunga data abbiamo DNA di origine capitolino e DNA di origine etrusco, ma alla distanza potremmo avere anche qualche filamento intrecciato Villanoviano. Possibile considerando che ad avvalorare il tutto sussiste un’altra prova, il fatto che io adoro le tagliatelle e i tortellini.
Grazie della precisazione.
Molto interessante. Soprattutto ero all’oscuro che sotto piazza della Repubblica odierna c’era un villaggio villanoviano molto esteso. Firenze non finisce mai di stupirci!
Una Necropoli, il villaggio sarà stato nei pressi della necropoli stessa, ma non è stato individuato.