Oggi vi proponiamo una canzone, un video, del bravo Lorenzo Andreaggi. Vi ricordate? Lo intervistammo tempo addietro, troverete l’intervista qua. Sentito il pezzo lo abbiamo chiamato e chiesto come nasceva questa canzone.
Questa la storia di “va’, ja Firenze“. Durante le frequenti chiamate fra Lorenzo e Narciso Parigi (Anche Narciso intervistato dalla rivista Fiorentina, potete leggere l’intervista qui) per realizzare il CD “Italia, America e ritorno” ce ne fu una particolare. Narciso telefonò a Lorenzo ed esordì: “M‘è venuta in mente una canzone che avevo scritto con Bravi, molti anni fa, e che incisi nel 1964. Venuta in mente per modo di dire, me la sono sognata stanotte, va assolutamente inclusa nel CD.” Infatti fu eliminato un pezzo ed inserita questa.
Questa canzone, ascoltatela bene, non è un inno sdolcinato a Firenze, anzi, è una canzone critica verso la città, ma all’interno di questa critica c’è una evidente preghiera di speranza che Firenze risorga e si risvegli.
Il video realizzato da Lorenzo, come cornice alla canzone, non è da meno rispetto alla stessa. Un video dove il cantante canta da una prigione medioevale a rappresentare la prigione in cui è chiusa Firenze, in cui è chiuso il cantante colpevole di aver detto ciò che non doveva dire di Firenze. Un video dove l’animazione, e le boccate d’aria delle immagini della città, ti proiettano dentro e fuori dalla prigione stessa.
Bando alle ciance, la cosa migliore è ascoltare e vedere, quindi ecco la clip musicale di .