Tutti, o quasi tutti, conoscono il famoso avvistamento UFO del 27 ottobre del 1954 sui cieli di Firenze, all’epoca ne parlarono tutti i giornali.
La storia è in fondo breve, durante quella giornata moltissimi fiorentini avvistarono degli oggetti non identificati sul cielo di Firenze, sia sopra il Duomo e sia sopra lo stadio comunale durante lo svolgimento di un’amichevole Fiorentina – Pistoiese.
Le testimonianze di molti raccontano di oggetti di colore bianco e con forme varie. Alcuni parlarono di una forma ad ali di gabbiano, altri dissero di aver visto oggetti a forma di cappello da mandarino cinese.
Un primo avvistamento è avvenuto alle ore 14:20 circa sopra il Duomo, mantenendosi in posizione e quindi visibile per 15 minuti. Poi l’avvistamento, oltre che su più aree fiorentine si concentrò sopra lo stadio. La direzione di questi “UFO” sarebbe stata da nord-ovest verso sud-est, in pratica su un’asse che congiungeva le Cascine e Rovezzano.
Sopra lo stadio furono contati un paio di “apparecchi” ma su tutta la città arrivarono a venti. I giocatori si fermarono poco dopo l’inizio del secondo tempo perchè tutti gli spettatori guardavano il cielo invece del campo di gioco. Il fenomeno durò 10 minuti e poi la partita fu interrotta.
Le redazioni dei giornali subirono una tempesta di telefonate, una in particolare restò famosa forse perchè arrivata per prima: fu la telefonata di uno studente di ingegneria tal Alfredo Jacopozzi, che dava notizia di vedere dei dischi volanti nel cielo di Firenze. Il giornalista Mauro Paoletti che ricevette la telefonata salì sul tetto del palazzo e si sorprese a vedere gli stessi oggetti descritti.
Questo non fu tutto però, insieme a questi oggetti cominciò una “nevicata” di materiale filoso dal cielo. Fu descritta come una sorte di bambagia che si depositò a terra in molte parti di Firenze.
Più persone raccolsero questa “lanuccia” e fu esaminata.
La “bambagia” fu raccolta in una provetta di vetro sterile e all’osservazione sembrava come un filo di una ragnatela però luccicava ed era appiccicosa tanto che aderiva al tubetto di vetro.
L’analisi fu realizzata dal professor Canneri Giovanni all’epoca direttore dell’Istituto di Chimica Analitica dell’Università di Firenze assieme al prof. Danilo Cozzi. Il risultato al microscopio e allo spettrografo di massa fu l’identificazione di una sostanza fibrosa piuttosto resistente alla trazione e torsione contenente prevalentemente Boro, Silicio, Calcio e Magnesio.
Molti non sanno che il 28 ottobre tutto il fenomeno si ripete, sia il passaggio di strani oggetti volanti sia la “nevicata” di filamenti, sia su Firenze che su Prato ed anche a Siena, persino sulla sommità del passo della Consuma.
Il 29 Ottobre si ripete ancora il fenomeno, dischi volanti e bambagia su Firenze.
Immaginate le ipotesi formulate. Si pensò a della lana di vetro che era stata alzata dal vento in cielo e ricaduta poi nell’area fiorentina, alle conseguenze della combustione di motori alieni, addirittura si ventilò l’ipotesi di una esplosione atomica segreta avvenuta in una cava di silicio.
Ancora oggi il mistero rimane, ma… oggi come oggi di questi fenomeni ne abbiamo avuti altri. Il CICAP (all’epoca non c’era) ci ha spiegato che si tratta di una sorta di ragnatela prodotta da ragni volanti migratori e la gente ci ha anche creduto!
Voglio forse affermare che nel lontano 1954 si stavano studiando sistemi di irrorazione dei cieli? NOOO me ne guarderei bene, anche se in quelle date era in programma una esercitazione aerea sui cieli toscani e nel porto di Livorno era attraccata la portaerei americana USS Lake Champlain, con uno sciame di aeroplani militari AFV-84 Thundersteak, che proprio dal 21 al 27 ottobre del 1954 erano impegnati sui cieli toscani.
Oggi ormai non ci meravigliamo più delle scie che solcano i nostri cieli, della bambagia che si ritrova depositata a terra in tante occasioni, dei valori assolutamente fuori norma di silicio, bario e alluminio… A parte le spiegazioni del CICAP tutto questo è ormai nella norma e non si interromperebbe certo una partita per quisquilie del genere, in fondo l’aumento di patologie neurologiche, allergiche e tumorali sono solo PIL.