Ci credete? Non ci credete? Poco importa. Il fenomeno ufologico è vecchio quanto il mondo. Gli avvistamenti, reali, finti, “costruiti” nel mondo sono innumerevoli e su Firenze e provincia non mancano.
Questa è un piccola rubrica per citare gli avvistamenti registrati su Firenze e provincia dal 1946 al 1980, se poi qualcuno ha a disposizione anche quelli successivi, e ce li fornisce, potremmo pubblicare anche quelli dal 1980 in poi.
Questo l’articolo precedente: Tutti gli UFO sopra Firenze dalla guerra ad oggi: 1969,1971,1972
Il 7 gennaio 1973 sul suolo di Calenzano alle 01:00 fu visto un oggetto luminoso, lo riporta l’inchiesta di Flavio Gottardi di Roma effettuata in data 29-04-1984
Durante un servizio di guardia nella polveriera militare di Calenzano un militare che era nella garitta stava in quel momento ascoltando musica con un registratore che aveva portato per ammazzare il tempo Per divertirsi stava provando a registrare la sua voce sul nastro, (cassetta C. 40 marca RMA), quando sentì un rumore venire da fuori ed immediatamente vide una “cosa luminosa” posata al suolo. Nel frattempo il registratore, che era stato attivato, continuava a registrare. La cosa luminosa era di colore rosso e giallo, a forma di sfera ed un po’ sfocata ai bordi. All’incirca aveva 2/3 metri di diametro, ed era posta a circa 30 metri di distanza dal testimone. A quel punto il militare caricò il fucile che aveva in dotazione, un “Garant”, pronto a sparare contro l’oggetto. Tenendo d’occhio l’ordigno, il teste vide accanto alla cosa 2 o 3 figure dall’aspetto umano, che erano come indaffarate attorno all’oggetto; uno di essi aveva una specie di luce o torcia elettrica e forse, involontariamente, illuminò distintamente il viso di uno degli occupanti, il quale sembrò essere una donna di circa 30 anni, alta circa 1,20/1,50 metri, di tipo orientale, con in testa una specie di cuffia argentea e che forse indossava una tuta dello stesso colore. Le figure vicino all’oggetto parlavano come sottovoce, con un bisbiglio continuo, ma il teste non riuscì a capire cosa dicessero nè a capire in che lingua parlavano. Ad un certo punto le figure rientrarono dentro l’oggetto, mentre in quel momento il testimone stava scendendo dalla garitta per cercare di vedere l’oggetto più da vicino, ma sentì di nuovo il rumore, pertanto il militare tornò su di corsa e vide l’oggetto alzarsi in verticale abbastanza lentamente, senza lasciare nessuna scia e scomparire dietro una fila di alberi. Tutto l’avvistamento durò in tutto 5 minuti. Intanto però, dato che il testimone aveva lasciato in funzione il suo registratore, sul nastro rimasero incisi i rumori dell’oggetto, Il cielo era sereno. La Luna era assente. La mattina seguente il militare fece un sopralluogo sul posto dell’atterraggio, dove riscontrò una zona bruciacchiata di un metro e mezzo di diametro, con 4 depressioni disposte a quadrato. Attorno alla bruciatura le depressioni erano di forma circolare, con un diametro di 30 centimetri ed una profondità di cinque centimetri. In mezzo alla bruciatura vi era anche una pietra quasi completamente carbonizzata, che il testimone prese e provò alla radioattività con un contatore “Geiger” che era in dotazione alla caserma e riscontrò una radioattività abbastanza elevata di oltre 2 mr di prozometri di tolleranza. Essa era una pietra tipo serena con vaste zone di color nero (bruciature) rispetto al colore della pietra che era grigio-scuro, di un chilo di peso e di forma rotondeggiante. Era di un materiale molto duro. Dopo la fine del servizio militare, il teste sotterrò la pietra in una grotta e solo nel 1983 la tirò fuori. Ad un nuovo esame con il contatore “Geiger”, la pietra risultò però non più radioattiva. Comunque, sempre la mattina dopo il fatto, il militare fece una indagine tra le altre sentinelle della polveriera, ma nessun altro aveva visto o sentito niente. Il testimone non fece mai rapporto alle autorità militari di quello che vide quella notte. Il teste, che ha voluto rimanere nell’anonimato, è un operaio specializzato di anni 41, residente a Roma.
Il 6 giugno 1973 nel cielo di Campi Bisenzio alle 23:00 circa furono visti due oggetti luminosi, lo riporta Il Giornale dei Misteri n. 41, p. 15
Il signor Alberto Costanzo, abitante in via del Cittadino 18 a Prato, mentre si trovava con la consorte, signora Anna, al cinema Italia che è all’aperto, durante l’intervallo videro passare a poca distanza l’uno dall’altro due oggetti luminosi, che attraversarono il cielo e scomparvero poi dietro un bosco che limitava la visuale. Appena scomparsi, fu visto nel cielo una strisciata bianca luminosa, densa e compatta, che si mantenne alcuni secondi e che fu vista da gran parte del pubblico.
Il 10 agosto 1973 nel cielo di Firenze alle 22:30 fu vista una luce gialla, lo riporta Il Giornale dei Misteri n. 33, doc. 309
Il signor Marco Ridondelli, residente in via Bracciolini 23 a Firenze e sua cugina Maria Rosario Luciano di anni 20, mentre erano seduti su una panchina in un giardino pubblico di viale Europa, notarono una luce gialla provenire da sud che avanzava con rotta irregolare, spostandosi prima verso ovest poi ad est, infine verso i testimoni e cioè a nord. Volava a circa 3000 metri di quota e si presentava sotto forma di luce, gialla non pulsante, ma circondata da un piccolo alone filamentoso; era dotata di una velocità leggermente superiore a quella di un jet di linea poi, mentre si allontanava salendo costantemente di quota, aveva raddoppiato la velocità iniziale, scomparendo dopo pochi secondi. Il fenomeno durò circa due minuti.