Ci credete? Non ci credete? Poco importa. Il fenomeno ufologico è vecchio quanto il mondo. Gli avvistamenti, reali, finti, “costruiti” nel mondo sono innumerevoli e su Firenze e provincia non mancano.
Questa è un piccola rubrica per citare gli avvistamenti registrati su Firenze e provincia dal 1946 al 1980, se poi qualcuno ha a disposizione anche quelli successivi, e ce li fornisce, potremmo pubblicare anche quelli dal 1980 in poi.
Questo l’articolo precedente: Tutti gli UFO sopra Firenze dalla guerra ad oggi: 1954 3° parte
Il 1954 è stato un anno particolarmente prolifico per gli avvistamenti UFO su Firenze e provincia, tanto da dividere in più parti la loro segnalazione. Questa è la quarta parte.
Il 27 ottobre 1954 fu un giorno memorabile in quanto ad avvistamenti UFO sopra Firenze. Ancora oggi si rammenta, noi ne abbiamo parlato già in questo articolo: UFO a Firenze, 1954. E se invece…
Il 27 ottobre 1954 sopra il cielo di Sesto Fiorentino, circa alle 13:30 fu avvistata una sfera verdastra, lo riporta La Nazione del 27-10-1954; La Nazione, Il Messaggero e La Stampa del 28-10-1954; AA. VV., UFO in Italia – vol. II – L’ondata 1954, Tedeschi 1980, p. 225
Furono molte le persone che avistarolo l’oggetto non identificato, fra cui una signora che era affacciata ad una finestra della ditta di ceramica “Felce”, situata in via Artieri 48/b. Tutti notarono nel cielo una grande sfera verdastra. Era velocissima e, ad un certo punto, si divise in tre parti. Ognuna di queste parti proseguì la sua corsa abbandonando dietro di se come una grande ragnatela unitamente a diversi fiocchi di bambagia sfilacciata, che caddero un po’ da ogni parte. Un campione di questa bambagia fu raccolto e analizzato presso l’Istituto di Analisi Chimica dell’Ateneo fiorentino.
27 ottobre 1954 sopra il cielo di Firenze verso le 14:20 furono visti degli “oggetti” lo riporta La Nazione del 27-10-1954; La Nazione, Il Messaggero, Il Resto del Carlino e La Stampa del 28-10-1954; La Nazione e Il Messaggero del 29-10-1954; Il Messaggero del 30-10-1954; AA. VV., UFO in Italia – vol. II – L’ondata 1954, Tedeschi 1980, p. 228
Lo studente universitario di Ingegneria Alfredo Iacopozzi, residente in via Tito Speri 16, assieme ad altre persone,tra i quali il signori Piero Giuggioli, Silvano del Rosso, Enzo Giannoni, Gino Pianiri e Piero Pratesi, videro sfrecciare sopra il campanile di Giotto una coppia di oggetti. Lo studente, armatosi di binocolo, fece in tempo a constatare che gli oggetti avevano l’aspetto di due gabbiani candidi in volo. Questi oggetti percorsero (da un calcolo mentale eseguito dallo studente) in 29 secondi un arco di cielo corrispondente ad un angolo di 90 gradi. Alcuni secondi dopo avvistò un’altra coppia, stavolta somigliante a due gocce d’acqua, che sembrava stessero per cadere. Erano più veloci dei primi a forma di gabbiano ed impiegando solo 15 secondi per percorrere lo stesso angolo di 90 gradi. Gli avvistamenti dello Iacopozzi e dei suoi amici proseguirono, infatti dopo pochi minuti, e cioè circa alle 14:28 si verificò il passaggio di una terza coppia di oggetti. Questi avevano la forma di un “cappello, da mandarino cinese” e viaggiavano ad una certa distanza l’uno dall’altro. In alcuni momenti sembrava che si affiancasse loro un disco più piccolo. Procedevano velocissimi e pareva che avanzassero come se si avvitassero nell’aria. Quando passarono sopra la testa dei testimoni, gli oggetti sembrarono più lenti, ma quando si diressero verso l’orizzonte, la loro velocità apparve vertiginosa, sparendo cosi in un lampo. Subito dopo questa sequenza di avvistamenti, lo Iacopozzi telefonò a La Nazione per rendere noto tutto ciò che aveva visto. La sua conversazione con il giornalista fu però interrotta perchè gli amici lo avvertirono che stavano arrivando altri dischi. A questo punto anche i giornalisti contattati, tra i quali Giorgio Batini, vollero essere testimoni del fatto, pertanto salirono di corsa fino all’ultimo piano dello stabile del quotidiano La Nazione sito in via Ricasoli e da lì, anche loro, notarono nel cielo ed in direzione della cupola del Duomo un oggetto bianco, tondo, lucido ed immobile. Sembrava un palloncino sfuggito dalle mani di un bimbo. Ad un tratto, tra l’oggetto fermo e la cupola sfrecciò un altro “palloncino bianco” molto più veloce di un aereo ma meno di una “stella filante”. In seguito passarono altri oggetti, ne furono contati fino ad un totale di sei. Il palloncino notato nelle vicinanze della cupola rimase immobile nel cielo per circa 40 secondi. Subito dopo questi frequenti passaggi i giornalisti assistettero alla pioggia di “bambagia”. Di questa sostanza lo studente Iacopozzi ne prelevò un campione con un tubetto di vetro sterilizzato, che poi rinchiuse in un vasetto di vetro, anch’esso sterilizzato, notando che dopo un po’ la bambagia perdeva la sua vaporosità, diventando così nient’altro che un filo luccicante e appiccicoso e che aderiva al tubetto di vetro. Il campione raccolto fu poi consegnato al prof. Giovanni Canneri, direttore dell’Istituto di Chimica Analitica dell’Università fiorentina, il quale lo analizzò prima con un esame microscopico e successivamente con un esame spettrografico. Il risultato delle analisi fu il seguente: “Sostanza a struttura fibrosa con notevole resistenza meccanica alla trazione e alla torsione. Al riscaldamento imbrunisce lasciando un residuo fusibile e trasparente. Il residuo fusibile spettrograficamente mostra contenere prevalentemente boro-siliceo-calcio-magnesio. Sostanza a struttura macromolecolare probabilmente filiforme. In linea puramente ipotetica la sostanza esaminata nella scala microchimica potrebbe essere un vetro borosilicico”. Anche gli addetti all’aeroporto di Peretola notarono il passaggio di vari oggetti.
27 ottobre 1954 sui cieli di Firenze, circa alle 15:00 furono notati degli “oggetti” lo riporta La Nazione, Il Messaggero e Il Resto del Carlino del 28-10-1954; La Nazione e Il Messaggero del 29-10-1954; Il Messaggero del 30-10-1954
Alcuni strani oggetti a forma di fuso furono avvistati a grandissima altezza da diverse persone che si trovavano in quel momento sul viale Edmondo De Amicis. Secondo un testimone, gli oggetti provenivano da nord, cioè da Prato, con direzione e grande velocità verso sud. Erano bianchissimi e lasciavano bagliori intensissimi.
27 ottobre 1954 sui cieli di Firenze, circa alle 15:27 furono visti “oggetti” sopra lo stadio lo riportano La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Messaggero e La Stampa del 28-10-1954; La Nazione e Il Messaggero del 29-10-1954; Il Messaggero del 30-10-1954; Il Giornale dei Misteri; AA. VV., UFO in Italia – vol. II – L’ondata 1954, Tedeschi 1980, p. 228
Alo Stadio comunale di Firenze, di fronte ad oltre 10.000 spettatori, si stava disputando l’incontro amichevole Fiorentina-Pistoiese. Ad un certo punto l’attenzione dei tifosi fu improvvisamente attirata da due minuscoli oggetti volanti di singolare lucentezza e molto veloci, che stavano attraversando, piuttosto alti nel cielo, lo stadio con orientamento da nord a sud. La partita fu sospesa, perchè anche l’arbitro ed i giocatori si misero ad osservare il fenomeno. I due oggetti erano rotondi e lucenti, di un grigio metallico. Erano formati da una corona circolare esterna, che girava vorticosamente intorno al proprio asse. La parte centrale di colore più chiaro. Ad un certo punto, il primo oggetto si fermò, pur continuando il movimento rotatorio, mentre invece l’altro proseguì il cammino diminuendo così la distanza che li separa l’uno dall’altro. Si arrestarono quindi sulla verticale della torre dello stadio. Il primo oggetto riprese poi a muoversi, procedendo a scatti e a zig-zag, raggiunto poi dal compagno. Dopo qualche minuto di sosta, entrambi ripartirono attraversando lentamente il cielo dello stadio, poi accelerarono dirigendosi verso Fiesole, cioè verso nord, ad un tratto invertirono la rotta rapidamente, riattraversando così lo stadio in tutta la sua lunghezza, stavolta verso sud, ad altissima velocità e scomparendo. Il tutto durò più di 5 minuti, in seguito la partita di calcio riprese.
27 ottobre 1954 sui cieli di Firenze, circa alle 16:00 furono visti dei “corpi volanti” da Inchiesta effettuata da Massimo Beneduci di Firenze.
La signora non si ricorda bene, probabilmente il suo avvistamento è lo stesso avvenuto sopra lo stadio anche se la signora sembra convinta che fosse avvenuto in un periodo diverso dell’anno. Dato però che il suo avvistamento è perfettamente sovrapponibile al precedente si ipotizza che si tratti dello stesso giorno. La signora racconta che trovandosi sul balcone della sua abitazione osservò tre corpi volanti che apparvero in cielo. Prima ne vide uno, poi altri due uguali al primo che vi si accodarono dietro. Procedevano in formazione, lenti e silenziosissimi. Erano alti nel cielo sereno ed avevano, all’incirca, la forma di sigari o salsicciotti della lunghezza circa di 1,5 volte quella del diametro della Luna piena mentre l’altezza era circa 1/4 della lunghezza. Gli oggetti erano di colore grigio scuro. Durante il loro tragitto effettuarono una virata di 360 gradi per poi proseguire nella primitiva direzione e cioè da Fiesole verso Monte Morello e poi verso Pisa. Scomparvero improvvisamente. Il tutto durò circa 15-17 secondi. Anche altre persone osservarono il fenomeno dalla strada. Quel giorno a Firenze si stava giocando una partita di calcio (era forse Fiorentina-Pistoiese?).
27 ottobre 1954 sui cieli di Firenze, circa alle 20:00 fu visto un corpo volante lo riportano AA. VV., UFO in Italia – vol. II – L’ondata 1954, Tedeschi 1980, p. 241
Svariati cittadini, tra cui la consorte di un noto avvocato abitante in via delle Mantellate, videro dal viale Spartaco Lavagnini, in direzione della Fortezza da Basso, un corpo volante luminoso seguito da una scia. Quella sera stessa a Varlungo ed al Parterre di piazza della Libertà, furono rinvenuti batuffoli di bambagia vetrosa (forse i residui di quelli caduti in giornata?). Si ebbero segnalazioni di oggetti volanti luminosi dalla Consuma.
27 ottobre 1954 sui cieli di Firenze, circa alle 23:20 fu visto un “oggetto volante” lo riporta La Nazione Italiana del 28-10-1954; AA. VV., UFO in Italia – vol. II – L’ondata 1954, Tedeschi 1980, p. 242.
Un medico fiorentino, che stava uscendo dal dormitorio pubblico di via della Chiesa insieme ad un suo amico, osservò un oggetto volante, giallo-verdognolo, della grandezza di Sirio. Sembrò dirigersi a grande velocità dal Piazzale Michelangelo verso le Cascine, ed era seguito da una scia azzurra molto lunga e sottile.