Ormai non si usa più dirlo, ma agli inizi del Novecento era un’espressione alquanto comune per un fiorentino. Tu se’ più grullo della capra de’ pompieri…!!!
Non è ben chiaro il perché la capra dei pompieri fosse più stupida delle altre… c’è chi dice che di tanto in tanto scappasse dalla caserma, che si trovava in Piazza di San Biagio, nella ex chiesa, per andare a cercare erba da brucare in Piazza Signoria o in Piazza Vittorio (Repubblica).
Altri ritenevano che le sue fughe fossero piuttosto indirizzate verso i tavoli dei Caffè di Piazza Vittorio dove, esibendosi in grandi moine verso i clienti, riusciva ad ottenere da questi delle zollette di zucchero, che pare amasse molto più dell’erba. E se gli avventori non la accontentavano, la capretta indispettita rispondeva con una bella cornata!
Ma da dove veniva la capretta dei pompieri? Era originaria di Melicuccà, in provincia di Reggio Calabria, dove i pompieri fiorentini si erano recati per dare il loro aiuto dopo il terremoto del 1908. Avevano trovato questa capretta, l’avevano accudita ed adottata come mascotte, portandola con loro al rientro a Firenze.
Stupida, non si sa, forse… di sicuro era molto vorace.
Il 1° novembre 1909, durante la festa per il centenario del corpo, i pompieri furono costretti a rinchiudere la capretta-mascotte in un recinto, perché la famelica bestiola, festeggiando in un modo tutto suo particolare la ricorrenza, aveva divorato gran parte delle piante e dei fiori impiegati per gli addobbi della caserma!!