La torre dei Cerchi è ciò che rimane di una serie di case torri e palazzi che appartenevano alla famiglia Cerchi. La si può osservare al Canto alla Quarconia e lungo via de’ Cerchi. In origine la torre ,libera sui quattro lati, apparteneva ai Conti Guidi e risaliva al XII secolo.
Attualmente la casa torre si ingloba nell’edificio che ospitava il teatro della Quarconia che fu prima istituto della Quarconia o dei monellini e poi teatro del Giglio. L’aspetto esteriore della torre rimane intonso. Se pur del XII secolo subisce modificazioni nel XIII secolo, ed altre varianti nel XIV secolo, lo si nota osservando le finestre. La struttura delle pietre è a filareto fino al 4° piano, poi prosegue con l’intonaco dell’edificio inglobante. La torre presenta i caratteristici buchi pontai dove si appoggiavano i ponti fra case torri di famiglie alleate o dove si strutturava una terrazza.
La torre si trova in un contesto ancora veritiero di una Firenze bottegaia e vissuta per la strada, e questo non è un luogo comune dato che nel corso del tempo l’amministrazione ha spesso vilipeso Firenze concedendo modifiche al ricatto del soldo turistico. Spesso dimenticando che il turista cerca la vera Firenze e i veri fiorentini e non finti negozi fatti di neon e griffe multicolore.
La famiglia Cerchi ha un ruolo storico ben preciso nella Firenze trecentesca divisa fra Guelfi e Ghibellini in quanto si scontra sovente con la vicina famiglia Donati dando origine alla divisione fra Guelfi Bianche e Guelfi Neri. Lo stesso Dante, forse di parte avendo in moglie una Donati, li cita più volte indirettamente nell’inferno catalogandoli come la parte selvaggia dei Guelfi.