In Toscana è tuttora in uso l’antica pratica di seppellire i morti senza le scarpe. Si tratta di una tradizione del mondo contadino dove si usavano prevalentemente gli zoccoli, molto più economici, e al momento della tumulazione per evitare di seppellire i morti a piedi nudi si provvedeva a rivestire la salma con dei calzini.
Ma spesso succedeva che la misura delle calze era del tutto casuale, a volte di taglia piccola che mal si adattava ai piedi grossi e callosi di un contadino. Per questo motivo si era costretti a “tirare il calzino” per adattarlo alla meglio al piede del morto.
Al giorno d’oggi la frase “tirare il calzino” è l’equivalente di morire.
(da “Adagi allegri andanti” di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)

Franco Ciarleglio
Tirare il calzino

Un pensiero su “Tirare il calzino

  • 10 Maggio 2020 alle 23:58
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    Scusate, ma io ero convinta che questa usanza di non mettere le scarpe ai defunti fosse in tutta Italia ed anche oltre… Invece vengo a sapere proprio oggi che esiste solo in Toscana….
    E’ vero che io ho visto solo defunti in Toscana essendo nata e abitando in questa regione da sempre, ma veramente credevo che questa fosse la prassi. Pensandoci bene però è anche vero che non sempre ho visto il defunto, anzi solo poche volte l’ho visto, piuttosto la bara. Comunque non lo sapevo e ci sono rimasta veramente male di ignorare una cosa del genere.

    Lucia

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