Tiziano Terzani è stato un giornalista e scrittore di nascita fiorentina, ma è anche uno di quei fiorentini che ha solcato il mondo ed ha appreso oltre le mura cittadine. Bere l’acqua del mondo (oltre quella del Porcellino) o ti avvelena o ti purifica ed è evidente l’influenza che ha avuto su Terzani.

Terzani ha evoluto il suo pensiero ed ha impiegato una vita per farlo, è riuscito a passare dalla valutazione della sola materia ad altro…

Vi invito ad ascoltare bene le parole che pronuncia nel video qua sotto potrete arrivare a comprendere la differenza che sussiste fra pensare in un modo e cercare di ampliare il proprio visus mentale ad altro.

Terzani evidenzia in maniera precisa come il mondo sia solo MATERIA oggi come oggi sottolineando al contempo che invece non esiste solo la materia, ma altro.

Io mi definisco un materialista, questo la società mi chiede, ma sento che non sono solo materia sento vibrazioni ed energia. Distinguo o cerco di farlo fra leggende, ipotesi, teorie e realtà. Non nego a priori, ma attendo osservando. Reputo più fortunati coloro che “vedono” oltre ciò che vedo io, ma questo non significa che queste visioni siano la realtà oppure sono una un’altra realtà. Attendo.

Posso forse negare l’esistenza della forza di gravità? Secondo la scienza è dovuta alla massa ed è inversamente proporzionale alla distanza e non esiste solo sulla terra, ma ovunque nello spazio, pensate all’effetto fionda sfruttato nello spazio stesso per ottenere un’accelerazione. La accetto come prova perchè dimostrata. La chiamo cosi perchè questo nome è stato scelto e se vogliamo capirci dobbiamo usare parole che abbiano lo stesso significato per tutti.

Posso accettare una teoria, che non è dimostrata, se le basi logiche ne evidenziano la bontà, ma è comunque lecito dubitare. Il dubbio è necessario alla crescita, credere di credere a priori, senza dubbi, è mera ricapitolazione.

Posso accettare allo stesso modo un’ipotesi se ci sono delle basi interessanti per discuterne, ma posso ospitare gli stessi dubbi che per una teoria e l’intensità di questi dubbi è proporzionata alla mia capacità di vedere ma anche alla capacità dei formulanti di mostrarmela.

Posso dubitare perchè non l’ho io stesso riprodotto il fenomeno? No, non posso, o nessuno crederebbe a nulla, si creerebbe una disconnessione globale di tutte le genti. Attendo.

Esistono i fantasmi? Chiunque affermi di si perchè li ha visti esprime la propria convinzione ma non è sufficiente a rendere un’ipotesi una teoria o anche più su una legge dimostrata. Questo significa che chi studia i fantasmi (non per spettacolo televisivo) è un pazzo? No assolutamente, è un indagatore dell’ignoto, di ciò che ne i nostri sensi ne le nostre macchine riescono ancora a misurare. Uno studioso, un grande studioso, il Prof. Preparata lo definirebbe uno scienziato, colui che studia ciò che osserva o ciò che non comprende per arrivare a comprenderlo. Attendo.

Divago, perchè il video di Terzani non approfondisce tanto che cosa sussiste oltre la materia, ma evidenzia come oggi è tutto considerato materia, come l’uomo ormai valuti la propria vita solo in funzione di quanta di questa materia possiede. L’uomo vive sulla quantità di questa materia, ed è stato addestrato a viverne dipendente nella costruzione, distribuzione e acquisizione di questa materia, dimenticando che la vita non è solo “avere” ma è fatta di tempi e stati d’animo.

E’ fatta anche d’altro!

Terzani si addentra in come la società proietta tutto su questa materia, nella scuola, nell’economia, nella politica, in ogni frangente della vita, anche nel riposo stesso. “L’economia dovrebbe essere fondata sull’esigenza dell’uomo”, per la crescita dell’uomo aggiungerei e lo io aggiungo, non solo della materiale ma soprattutto per una crescita spirituale. Proporzione, questo è ciò che realmente occorre perchè le due crescite siano stampella l’una dell’altra.

Spiritualità: parlo di dio? Terzani parlava di dio? Pensate quanto ci limita dio.

La ricerca della felicità meglio interpretata da Terzani come la ricerca della contentezza basata sull’accontentarsi. Terzani ha fatto vita di questa formula, accontentandosi di ciò che lo circondava e traendo vita da questo. E’ una scelta drastica, che tanti non sfiorano nemmeno con il pensiero, ma non esiste via di mezzo?

L’uomo deve essere un “solitario”? Inteso come distaccato dalla società per vivere la sua spiritualità? Se questo è necessario, se ci dobbiamo adattare alla Terzani-scelta per ottenere la felicità o la contentezza significa che la società in cui viviamo è sulla strada sbagliata, sta fallendo il suo compito.

Quindi chi si impegna nel cercare di cambiarla, questa società, nella realtà insegue la propria spiritualità.

Fino a che la nostra società si esprime secondo i concetti della materia, sarà difficile trovare una via di mezzo. Questa estremizzazione verso la materia porta ad una estremizzazione anche della spiritualità traviata da chi la usa impropriamente mantenendo una dualità, un contrasto fra le due, un vincolo divisorio che impedisce di valutare se esiste una via di mezzo.

Un limite per cui la materia perda di significato e ne acquisti la spiritualità, consci che comunque di materia viviamo, che sia biologica o mezzo meccanico o ancora elettronico. Assurdo pensare ad una regressione a priori, assurdo pensare che non si possa vivere di altro se non di materia come è assurdo pensare di vivere solo di spiritualità. Attendo.

Dove è questo limite? Sono felice che ci sia chi indaga, chi studia, chi apre nuove frontiere, ma non scordate mai che lo fate per tutti, non per voi stessi, se mirate solo alla vostra crescita non vi staccherete mai davvero dalla materia di cui siete fatti e non raggiungerete mai i livelli diversi che bramate.

Chi vibra da solo non trasmette energia.

Ho certamente deviato, non ho parlato di Terzani, della sua fiorentinità, ma di Terzani uomo evoluto, mi perdonerete, ma talvolta si deve anche guardare altrove, considerate comunque che Firenze ha esportato tanto nel mondo ed anche Terzani è qualcosa di cui dobbiamo andare fieri.

Jacopo Cioni
Jacopo Cioni

 

Terzani, un fiorentino, una scelta oltre il materiale.
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