Da un racconto di un vecchio fiorentino di soprannome Cecino. I frati di Santa Croce era da tempo che non dormivano sonni tranquilli, tutte le notti sentivano strani rumori provenire dalla Basilica. Rumori che niente avevano a che fare con
Il Punto Interrogativo e il Punto Esclamativo.
Per tutta l’età antica non vennero mai usati segni particolari per raffigurare la forma interrogativa. L’odierno punto interrogativo nacque solo nel medioevo, quando i monaci amanuensi, per indicare le domande, erano soliti scrivere alla fine della frase la sigla “qo”,
La storia del Ponte Vecchio di Firenze.
Il primo Ponte Vecchio, in legno e pietra, fu realizzato in epoca romana e nel corso dei secoli fu distrutto molte volte dalle piene dell’Arno. L’ultima fu quella del 3-4 novembre del 1333. Le arcate ribassate di Ponte Vecchio Il
Botteghe di un tempo: FILISTRUCCHI.
La Filistrucchi è una storica famiglia fiorentina che dal 1720 continuativamente fino ancora a tutt’oggi crea parrucche per il mondo dello spettacolo e non solo. È la più antica bottega esistente ancora a Firenze, tramandata di padre in figlio fino
Veleno o malaria? Un mistero che dura da 400 anni.
I delitti irrisolti nella storia sono molti, a Firenze ne abbiamo un esempio eclatante con le vicende del mostro di Firenze, delitti seriali che nonostante le sentenze non hanno mai realmente inchiodato il colpevole. Se poi permane l’incertezza che di
Le Murate, breve storia di pietre sofferenti.
Oggi come oggi Le Murate sono un luogo di aggregazione, dove fare happy hour, mostre, incontri culturali. Dove dimorare in alloggi riqualificati, ma in passato dal 1883 al 1985 è stato il carcere maschile di Firenze che si sostituiva al
Tornando indietro di 500 anni.
(NdR) Per Cittadini di ex città fortificate fuoriporta significa abbandonare la città per una escursione nei dintorni della città stessa. Un significato adatto a questa categoria di articoli che parlano di qualcosa che esula da Firenze. Un’altra città o un’altro argomento,
Nerbone il campagnolo.
Nerbone il campagnolo, oggi solo “da Nerbone”. I fiorentini hanno già capito di chi parliamo, ma per coloro che son giovani o di fuoriporta può essere interessante ricordare un banco, un uomo, che ha fatto storia a Firenze per il
Livia Raimondi, storia di un’amante. Seconda parte.
Per leggere la prima parte Seconda parte …nell’agiatezza ed a questa fu aggiunta una pensione da spendersi al di fuori dell’ Austria, accordata dal giovane imperatore Francesco II, figlio e successore di Leopoldo II. Per Livia iniziò un vero e
Livia Raimondi, storia di un’amante.
Era il 27 marzo 1799 quando i francesi entrarono a Firenze, passando attraverso quell’arco trionfale, che era stato eretto sessanta anni prima per la venuta dei Lorena, in piazza di Porta San Gallo, l’attuale piazza della Libertà. Recavano un ramoscello
L’Isola dell’ingegnosità ideale.
Una nascita nettarea, nutrendo e infiammando il mondo addormentato dalla nudità e dall’impotenza, come la nascita di Venere – la quale immortalata da Botticelli nell’immaginazione popolare dei fiorentini e nella grande galleria eterna della storia culturale – che penetra la
L’eremita e la sua torre (seconda parte).
(Seconda Parte – leggi prima parte) Prima che la costruzione delle scuderie reali e del viale dei colli, e successivamente la lottizzazione di epoca fascista del Bobolino, impedissero l’accesso alla collina che sale verso il Forte di Belvedere, all’esterno delle mura correva