Le donne fiorentine sono bellissime. Hanno sempre rappresentato la tipica bellezza italiana. Ma sono anche ricordate per il loro carattere forte, sia nel difendere il loro uomo, la famiglia, sia nel comandare e governare. La pudica Gualdrada rifiutò di farsi
San Miniato
Tra i tanti martiri decollati ovvero decapitati, c’è San Miniato La sua chiesa si trova a Firenze sul monte delle Croci che in epoca medievale si chiamava Mons Florentinae. La storia del santo risale al 250 dopo Cristo sotto l’imperatore
Urbano VIII
Urbano VIII nacque a Firenze in un edificio signorile a piazza Santa Croce il 5 aprile del 1568 e morì a Roma nel 1644. Parlo di lui perché è un altro legame che ho trovato tra la mia città Roma
Eleonora Duse, Gabriele D’Annunzio e Firenze
Eleonora Duse (1842/1900) è stata una grandissima attrice teatrale, conosciuta con l’appellativo di “Divina”, fu definita dai critici del suo tempo “la più grande attrice del mondo”. D’Annunzio, nel 1892 cominciò con lei una relazione, dapprima epistolare, poi due anni
Piero de’ Medici fatuo e arrogante
UN CAPPONE CORAGGIOSO – PIER CAPPONI E CARLO VIII RE DI FRANCIA Lorenzo de’ Medici detto “Il Magnifico”, nacque a Firenze il 1° gennaio 1449 calendario Gregoriano (1448 in Stile fiorentino), nel Palazzo de’ Medici sito in via Larga, costruito
Alla scoperta di Amici Miei: gli ispiratori dei personaggi
Quando l’amico Fabrizio Borghini mi telefonò per chiedermi di scrivere un ricordo di mio padre come possibile ispiratore di uno dei personaggi del film Amici miei, per un libro che stava scrivendo sulla storia di questo film, ho dovuto ammettere
I personaggi del Grillo Canterino
Riagganciandoci al precedente articolo “La nascita del Grillo Canterino“… La Signora Alvara, la macellara, ha un negozio o meglio una boutique : ganci cromati per appendere i tronchi degli animali, lo stemma di famiglia (“comprato” dopo lunghe e costosissime ricerche).
L’ungibandone per le strade fiorentine.
In passato molte delle attività commerciali e artigianali durante la notte venivano chiuse con delle semplici assi di legno che scorrevano dentro cursori in metallo. Erano queste le “bande” che a Firenze sono ancora visibili, anche se più elaborate, nelle