Come la sinfonia silenziosa di saggezza che erutta delicatamente dalle epoche dimenticate per vestire in virtù e valore la figura incespicante e sconcertante di una società intrigata, e per vestire in vigore volante la forma dell’immaginazione studiosa, quindi divinizzando ed
La fragranza colta della fioritura civica.
Come il sussoro fragoroso della storia feconda sale e sorge intorno alle montagne del tempo, così, con l’audacia aquilina, riverberando all’interno dei grandi montagne e valichi di Toscana ed all’interno del desiderio popolare di crescita e progresso, lo spirito immortale
L’Isola dell’ingegnosità ideale.
Una nascita nettarea, nutrendo e infiammando il mondo addormentato dalla nudità e dall’impotenza, come la nascita di Venere – la quale immortalata da Botticelli nell’immaginazione popolare dei fiorentini e nella grande galleria eterna della storia culturale – che penetra la