L’area del Mercato Vecchio, già dal Settecento, aveva subito un profondo e progressivo degrado architettonico, sociale ed urbanistico. Un giornalista dell’800, Giulio Piccini, detto Jarro, che a parer mio aveva il dente parecchio avvelenato, descriveva così la zona: “chi crederebbe
Loggia del Pesce, stupida storia di spostamenti.
Ho deciso di scrivere due righe sulla Loggia del Pesce perchè la sua storia corrisponde alla storia della stupidità umana quando si tratta di modificare una città. In pratica, un conto è rammodernare conservando il passato ed esaltandolo, un altro