La battaglia di Tagliacozzo del 1268 vide Carlo d’Angiò correre in difesa del pontefice Clemente IV, contro il nipote di Federico II Corradino, che era alla guida dei ghibellini. Nonostante venisse proclamata a Roma la vittoria dei guelfi, i ghibellini
Partenza da Firenze verso Arezzo
Prima di iniziare il cammino della “taglia” Guelfa, i comandanti: i francesi Guillaume de Durfort, Aimeric de Narbonne, e con l’aiuto dei fiorentini: Vieri de Cerchi, Bindo degli Adimari, Corso Donati (all’epoca Podestà di Pistoia), Barone dei Mangiadori, il Podestà di Firenze Ugolino de
Battaglia di Campaldino del’ 11 giugno 1289 e sconfitta ghibellina
Le forze ghibelline pronte all’attacco, erano così schierate: Riserva al comando di Guido Novello Guidi 150 cavalieri e alcuni fanti, tenuti nascosti dietro la chiesa di Certomondo, 300 “feditori” a cavallo, cavalleria composta da 350 uomini d’arme, fanteria al comando
Viaggio indietro nel tempo nella Firenze di Dante: 1° parte
1 parte: prologo 2 parte: Le abitazioni, i mobili e le differenze tra case povere e ricche. 3 parte: Abbigliamento 4 parte: L’alimentazione 5 parte: Il tempo 6 parte: Nascita e matrimonio 7 parte: La morte 8 parte: La famiglia
Dove iniziò a Firenze la lotta tra Guelfi e Ghibellini
Quel fenomeno storico che coinvolse gran parte dell’Italia (se non tutta), in una lotta fratricida con continue e sanguinose battaglie che videro intere città l’una contro l’altra armata, e che tutti noi abbiamo studiato nei nostri libri di scuola, come
Castruccio Castracani Antelminelli, 2° parte.
Prima parte I fiorentini preoccupati dell’alleanza dei due condottieri, mossero il loro esercito e si accamparono vicino a Montecatini decisi a ribadire la forza dei Guelfi. Castruccio al comando di una parte dell’esercito Ghibellino, andò loro incontro, e il 24
Castruccio Castracani Antelminelli, 1° parte.
IL GRANDE NEMICO DELLA GUELFA FIRENZE Castruccio Castracani degli Antelminelli di antica famiglia Ghibellina di Lucca, nacque in quella città nell’anno 1281. Suo padre Gerio benestante, era discendente dal ceppo Antelminelli Castracane presente fino dall’anno 400. Benvoluto dai suoi concittadini per lealtà e virtù, contribuì in varie occasioni al governo. Dopo la battaglia
Battaglia di Montaperti – Fine dell’egemonia Ghibellina in Toscana
La supremazia regionale nel campo politico e mercantile ha avuto, nel corso dei secoli, vari protagonisti. Ma fra tutte le Repubbliche della Toscana sono state Firenze e Siena che si sono combattute per poter emergere economicamente e politicamente sulla regione.
Manente degli Uberti detto Farinata.
L’antica e potente famiglia degli Uberti appartenenti alla parte Ghibellina fedelissima dell’Imperatore era originaria di Firenze, possedeva nel Chianti e in città molti palazzi. Fra quelli esistenti in città, che verranno distrutti dagli avversari, si ricordano il Palazzo dei Fanti
La famiglia Buondelmonti, la scintilla fatale.
La famiglia Buondelmonti di fede Guelfa era di nobiltà terriera e trasferiti in Firenze fino dal XII secolo. Si imparentarono con gli Acciaiuoli (dalla cui famiglia nel ‘300, Niccolao Acciaiuoli, divenuto nel frattempo Gran Siniscalco del Regno di Napoli, avrebbe
Gli Uberti, niente doveva restare.
Parlando di Firenze è ovvio che prima o poi si ritirino fuori i Guelfi e i Ghibellini, è gioco forza, come parlare di Roma e non parlare mai dell’Impero Romano, non si può fare. Gli Uberti erano una famiglia che
Pensiero dantesco, oltre il Guelfo e il Ghibellino.
Alcune persone hanno visto nel periodo più buio di Dante un avvicinamento al pensiero Ghibellino, questa rilettura disattenta del pensiero del Sommo Poeta va codificata invece in chiave fortemente coerente con il pensiero dantesco. Durante le lotte intestine tra Guelfi