Francesco era il primogenito di Cosimo I Granduca di Toscana e, una volta al potere, si dimostrò non essere in grado di amministrare lo Stato che si trovava a dirigere. Le sue uniche vere passioni furono Bianca Cappello e l’alchimia,
La prima D.O.C. della storia: “Il Bando dei Vini di Cosimo III”.
A proposito di vini, Firenze e la Toscana in generale detengono un primato particolarmente invidiabile. Sembra infatti che proprio nel Granducato mediceo abbia visto la luce l’editto che si può considerare a buon diritto la prima Denominazione di Origine Controllata
Il Palio di San Barnaba.
Anche Firenze, non soltanto Siena, vantava una lunga tradizione nelle corse dei cavalli. Tutti o quasi ormai conosciamo il Palio dei Cocchi e il Palio dei Barberi, se ne è parlato in più occasioni. Ma forse nessuno conosce il Palio
La Fontana della Sala Grande.
Cosimo I de’ Medici commissionò a Bartolomeo Ammannati la realizzazione di alcune importanti fontane. Una, la conosciamo tutti, è il nostro caro Biancone, una era la fontana per il giardino della Villa di Castello e la terza, che in pochi
Piazza della Barriera Aretina.
Nel 1865 i confini di Firenze si allargarono, fino a comprendere un terreno a cavallo del torrente Affrico, nel quale trovavano sbocco diverse vie. Venne deciso quindi di spostare la barriera daziaria da Porta alla Croce a questo spiazzo, al
La Torre del Guardamorto, l’obitorio fiorentino.
Tra piazza San Giovanni e Via Calzaiuoli, esattamente dove oggi vediamo la Loggia del Bigallo, in tempi antichi sorgeva la Torre del Guardamorto. Il vero nome di questo edificio era Torre degli Adimari, dato che la famiglia Adimari possedeva nella
Il pane “sciocco”.
Il pane a Firenze è sciocco, ma mica grullo! E’ così dal Medioevo ed è famoso in tutto il mondo, per la sua caratteristica di essere completamente privo di sale, ovvero sciapo. Ma a Firenze “sciapo” un ci garba punto, per
Il David si racconta.
Eccomi, mi presento. Mi chiamo David, sono il figlio putativo di Michelangelo, ho 515 anni portati da Dio, sono alto 5 metri e 20 compresa la base e peso circa 5 tonnellate. E non ho intenzione di mettermi a dieta,
Le burle di Botticelli.
Per fortuna, è esistito Giorgio Vasari e, grazie a Dio, era un gran “ciaccolone”, un “gossipparo”, come lo definisce la mia amica Rachel. Senza Vasari avremmo perso buona parte di una storia fatta di aneddoti, di curiosità, di pettegolezzi che
Via delle Conce.
In via delle Conce, nella zona di Santa Croce, si trovavano gli stabilimenti in cui venivano conciate le pelli, ed è facile immaginare il fetore che emanava da questi fabbricati. Qui avevano bottega i conciatori di pelle veri e propri,
Il Badalone.
A Firenze, nel 1400, l’Arno era importantissimo anche come via d’acqua, sulla quale si faceva viaggiare qualsiasi tipo di merce, compreso il legname che proveniva dal Casentino e il marmo, che arrivava da Carrara. L’unico problema che si poteva riscontrare,
L’arco dei Pizzicotti.
Fino alla fine del diciottesimo secolo, Palazzo Spini Feroni occupava tutta la via e si affacciava direttamente sull’Arno attraverso un arco, stretto e buio. Nel 1824, per creare il Lungarno Acciaioli, vennero demoliti l’arco ed un torrione del Palazzo, ad