Nel 1835, si dette il via alla costruzione del Ponte San Leopoldo, il ponte sospeso voluto dal Granduca Leopoldo II nei pressi delle Cascine; si trattava di un’opera innovativa, di una passerella di ferro sostenuta da cordoni ancorati a due
Essere un voltagabbana
La gabbana era un’antica veste di stoffa lunga, pesante e impermeabile, spesso con il cappuccio e talvolta anche foderata di pelliccia. Veniva in prevalenza utilizzata dai militari, ma per la sua praticità era anche usata da contadini e operai.La sua
Il calcio nel cuore dei fiorentini, in ogni tempo e in ogni stagione
Nel gennaio del 1490 vi fu una incredibile ondata di freddo su Firenze. L’Arno era completamente ricoperto da una spessissima lastra di ghiaccio. Il 10 gennaio, di tutta fretta, tra Ponte Vecchio e Ponte Santa Trinita, i fiorentini organizzarono, proprio
Obbedire e combattere
Avevo già parlato di questo autore fiorentino, Sergio Flaccomio, dopo aver letto il suo libro “I falchi del deserto”, che narrava delle sue esperienze in Africa come aviatore nel Secondo conflitto. Questa è la sua seconda opera, Obbedire e combattere-
Un Americano a Firenze: Henry Brockholst Livingston
Tutti a Firenze lo conoscevano e lo chiamavano “L’americano”. Era Henry Brockholst Livingston, nato a New York nel 1819, ultimogenito dell’omonimo Henry Brockholst Livingston, che alla nascita del figlio copriva il ruolo di giudice associato della Corte suprema degli Stati
Le domande dei fiorentini curiosi, parte 8
Le domande dei fiorentini curiosi, parte 8 Questa l’ottava serie di domande giunte in redazione, hanno contribuito a rispondere Gabriella e Jacopo. Domanda di Ugo: “Ma questi vicoli, sono /erano /pubblici o quale altra realtà? Mi viene in mente il
Io sto coi frati e zappo l’orto
La vita monacale dei Certosini era piuttosto rigida: imponeva il silenzio, lo studio e il pesante lavoro negli orti. Nella Firenze medicea e in seguito anche in quella granducale, ai cittadini dissidenti e a tutti coloro che non potevano esprimere
I cassettai fiorentini
Forse molti di voi non sanno chi siano i cassettai: in parole povere, sono stati i primi venditori di souvenir in giro per le piazze fiorentine. Agli inizi del secolo scorso, precisamente nel 1909, i cassettai fiorentini hanno cominciato, soprattutto al
Pochi maledetti e subito
Si tratta di un adagio riferito al “vile denaro” che si può sintetizzare in questo modo: è meglio incassare subito una somma certa, sicura e garantita, se pur modesta, piuttosto che vivere nell’incerta speranza di un guadagno più consistente ma
Uscire fuori dal seminato
Seminare, dal latino “semen” (seme), vuol dire spargere le sementi in un terreno già preparato a riceverle, vale a dire già arato con una serie di lunghi solchi paralleli all’interno dei quali andranno deposti i semi.“Uscire fuori dal seminato” è
Ruzzare (Avere il ruzzo)
L’origine del verbo “ruzzare” affonda nel lontano latino volgare “rudiare” dall’incerto significato di “roteare, muovere rapidamente in giro, girare per gioco”, da cui deriverebbe anche il termine “ruzzola”.Quindi “ruzzare” ha assunto in Toscana il senso di scherzare o giocare, da
Fare le scarpe (a qualcuno)
Si tratta di un’espressione tipicamente italiana che sembra derivare dall’antica usanza in voga nel XVI secolo di mettere ai piedi dei morti delle scarpe nuove prima della sepoltura.Ovviamente questa tradizione era praticata soltanto dalle famiglie di un certo rango sociale