Nell’antichità i mastri ferrai, i moderni fabbri, adoperavano materiale di scarto e avanzi di ferro per produrre i chiodi, che venivano lavorati a mano uno alla volta.Quindi il “chiodo” è stato da sempre considerato come un oggetto scadente e di
Fare forca
In tutta la Toscana e in particolare a Firenze la frase “fare forca” ha il significato di non andare a scuola di proposito, di nascosto e senza il dovuto permesso.Sembra che l’origine di questa espressione si debba ricollegare alla particolare
Fare le moine
Espressione tipica toscana del XV secolo che sembra derivare da una forma dialettale francese “mine” che descrive i movimenti del volto, i gesti e le sembianze del viso e, come conseguenza, tutte le espressioni che la faccia umana può assumere
Sbarcare il lunario
Il “Lunario” era un almanacco popolare che riportava i giorni e i mesi dell’anno facendo un preciso riferimento alle fasi lunari, importantissime per l’economia agricola e sulle quali si basava la vita rurale di una volta.L’annuario riportava, oltre alle fasi
Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi
L’antica società patriarcale contadina si basava e gravitava completamente sul concetto della “famiglia”, che derivava a sua volta direttamente dalla familia romana, dove il pater familias era il detentore della patria potestas e aveva potere indiscusso su tutti i componenti
Tirare il calzino
In Toscana è tuttora in uso l’antica pratica di seppellire i morti senza le scarpe. Si tratta di una tradizione del mondo contadino dove si usavano prevalentemente gli zoccoli, molto più economici, e al momento della tumulazione per evitare di
Icché son dell’UNPA?
Quando a Firenze qualcuno di sente trascurato, come per esempio può accadere a tavola quando la padrona di casa si dimentica di servirgli una portata, può succedere che sbotti esclamando: “Icché son dell’UNPA?” Questo modo di dire risale ai tragici
Prendere per il culo
Nella Firenze medievale gli uomini introdussero l’usanza di coprirsi le gambe, il bacino e anche il sedere con una calzamaglia piuttosto aderente, sorretta da un nastro che veniva legato alla vita e che faceva le funzioni del moderno elastico pur
Avuta la grazia gabbato lo Santo
Nelle terzine 7 – 9 del XXXII canto dell’Inferno si legge: “che non è impresa da pigliare a gabbo, descriver fondo a tutto l’Universo, né da lingua che chiami mamma e babbo”. In questo caso Dante con il termine “pigliare
Il gol della bandiera
Durante le partite del Calcio Storico, nella Firenze rinascimentale, a bordo campo venivano issate due lunghe pertiche sulle quali si alzavano, nel corso del gioco, delle piccole bandiere con i colori delle squadre avversarie. Lo scopo era quello di segnalare
Buonanotte al secchio!
Nelle aie dei casolari delle antiche campagne toscane e al centro delle piazze delle nostre città medievali si innalzavano i pozzi, semplici ma indispensabili strutture, spesso di forma circolare, dai quali si estraeva l’acqua per il fabbisogno giornaliero delle famiglie.
Qui gatta ci cova
Nell’antica cultura contadina il gatto, dietro quella sua aria sorniona, ha sempre rappresentato l’animale ambiguo e opportunista, che non ispirava sempre fiducia tanto da arrivare a essere sinonimo di “sospetto”. Se si considera che il gatto è notoriamente un mammifero,