Questo particolare modo di dire si usa quando tra due persone c’è molta affinità oppure quando sono talmente simili tra di loro nel carattere e nei comportamenti, compresi pregi e difetti, che sembra sia stato addirittura Dio a farli incontrare!La
Impara l’arte e mettila da parte
Nella Firenze del 1100 iniziano a formarsi le Corporazioni delle Arti e Mestieri, che riuniscono tutti colori che esercitano la medesima categoria professionale per la difesa e il perseguimento di scopi comuni.L’Arte, vista come “conoscenza di un mestiere” diventa dunque
Non cavare un ragno dal buco
Il ragno è il simbolo dell’assiduità e dell’operosità quando tesse senza sosta e scrupolosamente la sua tela, ma è anche un esempio di accortezza quando, in caso di pericolo, si rifugia nel fondo della sua tana per sfuggire al predatore.“Non
Ognuno tira l’acqua al suo mulino
Questo adagio trae le sue origini quando operavano ancora i mulini ad acqua, utilizzata per muovere le macine che riducono in farina i cereali. Nei periodi di siccità, i mugnai cercavano di procurarsi con ogni mezzo la maggior quantità di
Ecco fatto il becco all’oca e le corna al Podestà
Il modo di dire, oggi caduto in disuso, ha antiche origini che lo fanno risalire al Medioevo. A quell’epoca in Firenze la figura del “gabelliere”, ossia colui preposto a riscuotere le tasse, era impersonata dal Podestà e dai suoi sgherri
L’è buriana
Con il termine “boreas”, che letteralmente vuol dire forte vento di settentrione, gli antichi romani chiamavano la Tramontana o anche un brutto temporale e, per analogia, una situazione di confusione, trambusto, scompiglio, discussione.Le stesso significato è giunto fino ai nostri
Tirabaralla
Negli antichi mercati della Toscana la merce veniva “tarata”, vale a dire pesata sulla bilancia “a peso vuoto”, detraendo il peso netto da quello lordo, comprensivo di imballaggio e involucro. Questa operazione si chiamava appunto “tara”.Quando però non veniva dato
Un colpo al cerchio e uno alla botte
Il detto ha una chiara e antichissima origine popolare e si riferisce in particolare alla caratteristica capacità che avevano i mastri bottai nel costruire le botti di legno.Questi abili artigiani riuscivano infatti a colpire alternativamente con la mazza le doghe
La granata
Secondo l’antica definizione tipicamente toscana la “granata” è un mazzo di rami secchi resistenti e flessibili per pulire o spazzare in terra, così chiamata perché formata in prevalenza da saggina o ginepro ma sempre con le loro coccole o “grani”.Per
Essere in bolletta
La “bolletta” era la polizza del Monte di Pietà, vale a dire la ricevuta dell’oggetto dato in pegno in cambio di una corrispondente cifra di denaro. Ma anticamente la “bolletta”era anche la lista dei nomi di coloro che erano falliti
Manfano
Termine prettamente toscano con il quale si vuole indicare una persona particolarmente maleducata, furbacchiona, dai modi rudi. Il termine deriva dal latino “manphur” che si riferisce a un attrezzo del tornio ma che nel vernacolo toscano ha in seguito rappresentato
Bastian contrario
Chi sia stato in realtà il “bastian contrario” che ha dato origine a questa espressione idiomatica non è molto chiaro. E’ esistito un certo Bastiano Contrari, feroce brigante sabaudo morto impiccato, o anche il Duca Carlo Emanuele di Savoia, divenuto