Quello che oggi noi chiamiamo centro storico, poco più di un secolo fa aveva un aspetto ben diverso dall’attuale. Le strade erano più strette, buie ed anche contorte di adesso, le piazze erano affollate da mercati in cui i colori,
Il Censimento del Ponte Vecchio di Cosimo I
Oggi il Ponte Vecchio è storicamente considerato sede di negozi di gioielleria, ma come sappiamo non è sempre stato cosi. Un tempo le botteghe presenti sul ponte erano eterogenee e contavano più categorie commerciali. Intorno al 1550 Cosimo I fece
Birreria Cornelio
Ogni volta che mi trovo a passare da Via de’ Pecori, non posso evitare di immaginare come fosse lo stesso luogo prima della distruzione dell’Arco, prima delle spregiudicate operazioni edilizie effettuate nel centro. Confesso, non mi è mai piaciuta e non
Si va da Sabatini…??
Ad una simile domanda, ogni fiorentino che si rispetti si avvia in direzione di Via Panzani. Non sarebbe stato così nel 1914, quando il ristorante aprì i battenti. A quella domanda si sarebbe andati dritti dritti in Via Valfonda, strada frequentatissima
Officina farmaceutica S.M. Novella
L’Officina farmaceutica di S.M. Novella o antica spezieria di S.M. Novella, si trova in via della Scala 16 a Firenze. Ritenuta la farmacia storica più antica d’Europa è attiva da oltre quattro secoli. Già nel 1381, soprattutto nei periodi di
Antichi mestieri: Il Carbonaio
Una delle attività scomparse a fine degli anni Sessanta, è quella dei carbonai. I carbonai vendevano sia carbone che legna da ardere, in tempi in cui il riscaldamento domestico era affidato ai caminetti e alle stufe e solo in minima
Gli orefici e il Ponte Vecchio
Il 27 settembre 1593 venne pubblicato un bando per ordine del granduca Ferdinando I de’ Medici, con cui veniva ordinato a tutti gli orefici della città di Firenze di trasferirsi nelle botteghe di Ponte Vecchio, che fino a quel momento
Friggitorie o Kebabbari ?
Negli anni cinquanta a Firenze c’erano numerosissime friggitorie; assieme al vinaino e al trippaio costituivano una parte fondamentale del tessuto sociale popolare. Polenta fritta, roventini, poppa fritta, migliaccio, pattona, coccoli, frittelle di mele, sommommoli, bomboloni… un mondo di golosità, che
Le botteghe dei pittori nel XV secolo.
Nella Firenze del XV secolo, diventare artista era concesso a chi già era figlio di artista o a coloro che, essendo di famiglia non troppo agiata, venivano indirizzati qui essendo il costo per l’apprendistato meno oneroso rispetto ad altri mestieri.