Parte quinta
Badia del Buon Sollazzo sul Monte Senario – Firenze
Il nome completo dell’Abbazia è San Bartolomeo di Bono Solatio, cioè ben soleggiata, da cui deriva il nome con il quale è conosciuta “Badia del Buon Sollazzo”.
Questa antica Badia, si trova dalla parte di tramontana del Monte Asinario (l’odierno Monte Senario) oggi la costruzione è abbandonata, un tempo in uso come Monastero, fin quando il Granduca Pietro Leopoldo decise di sopprimerlo come aveva fatto con altri Monasteri secolarizzando tutte le pertinenze, facendo diventare il complesso civile abitazione o villa di campagna.
Una leggenda racconta che fu fondata sul luogo dove Ugo II di Toscana ebbe una visione. Vide delle anime tormentate dai diavoli e questa visione lo spinse a cambiare la sua vita scapestrata facendo ammenda e fondando sette Badie, come aveva fatto sua madre Willa.
La storia invece racconta che la Badia era abitata dai monaci Benedettini fondata nel 1084 da Gisla figlia di Rodolfo Ricasoli signore di Corza Vecchia e Tassaia, insieme ai suoi fratelli e agli Ubaldini famiglia nobile comitale governante sul Mugello dal VII secolo. Questa Badia ebbe una vita prosperosa, in seguito una amministrazione travagliata costrinse molti monaci ad abbandonarla.
Nel 1321 la Badia passò ai monaci Cistercensi dell’Abbazia di San Salvatore a Settimo per ordine del Vescovo fiorentino Antonio d’Orso. Quei pochi monaci rimasti adottarono l’osservanza cistercense. La trasformazione architettonica si deve al Granduca Cosimo III Medici nel 1705, il quale la riedificò distruggendo l’antica chiesa romanica, venendo declassata da Badia a chiesa parrocchiale.
Nell’agosto del 1782 il Granduca Pietro Leopoldo la soppresse e il patrimonio economico venne venduto al Marchese Sigismondo Lotteringhi della Stufa, successivamente riacquistato da Pierdamiano Marsili; Maggiore di Camaldoli facendo diventare il complesso sede per i novizi dell’ordine.
Purtroppo non essendo più utilizzato venne venduto tutto il complesso a privati che lo hanno lasciato in totale abbandono.
