Antonio Ciseri. Ronco 1821-Firenze 1891 Pittore ticinese, trasferitosi a Firenze con la famiglia che praticava la decorazione murale, studiò all’Accademia del disegno. Le sue opere riguardano argomenti storici, biblici, religiosi e il ritratto. Fu audacissimo nell’usare luci e colori trasfigurando
Il campanile di Santa Croce.
In pochi lo sanno, ma il campanile di Santa Croce è costruzione recente, come accennavo in questo articolo: Gaetano Baccani, archifiorentino! Santa Croce fu operativa sin dall’anno 1320 anche se non fu completata totalmente a causa dell’alluvione (1333) e della peste
Gaetano Baccani, archifiorentino!
I personaggi che sono nati a Firenze, in senso anagrafico o di fama, sono tanti, taluni più conosciuti tanto da attraversare i confini e imporre la propria fama anche in paesi lontani, altri meno conosciuti se non da fini intenditori
Carolina Bonaparte e la sua ultima dimora fiorentina.
Era il 18 maggio 1839 quando in Firenze nel palazzo n. 3358 in Borgo Ognissanti alle 11 di mattina moriva Carolina Bonaparte, sorella minore di Napoleone Bonaparte. Il suo vero nome di nascita era Maria Annunziata Buonaparte. Per volontà del
La fragranza colta della fioritura civica.
Come il sussoro fragoroso della storia feconda sale e sorge intorno alle montagne del tempo, così, con l’audacia aquilina, riverberando all’interno dei grandi montagne e valichi di Toscana ed all’interno del desiderio popolare di crescita e progresso, lo spirito immortale
La colonna della Giustizia e la storia dei furti a Ponte Vecchio.
La colonna della Giustizia si trova in piazza Santa Trinita ed è la più alta e la più bella delle colonne cittadine. Fu donata da papa Pio IV a Cosimo I e proviene dalla natatio (la piscina monumentale) dalle terme
Il Bargello e la sua Montanina.
Cominciato nel 1255 da Lapo Tedesco, era il palazzo dove dimorava il Capitano del popolo atto alla protezione dello stesso, ingloba precedenti strutture tra cui case e torri e viene ampliato e migliorato nel secolo successivo. A metà del 1300
La Beppa Fioraia.
La storia di Firenze non è fatta solo di nobili famiglie, di granduchi e di grandi artisti conosciuti in tutto il mondo, ma anche di semplici persone “del popolo” che, ancora più degli altri, rappresentano la vera essenza della nostra
“Sozzure” di ieri e bivacchi di oggi.
Recentemente è balzata all’onore delle cronache, sia locali che nazionali, l’iniziativa del sindaco di Firenze per arginare il fenomeno dei turisti che nel centro della città bivaccano un po ovunque, luoghi sacri compresi, seminando sporcizia e offrendo uno spettacolo non
Antonio Meucci, fiorentino illustre.
Oggi se dici telefono sei un matusa, oggi si dice smartefone, almeno a Firenze, nel resto d’Italia si chiamano smartphone. Se ci pensate bene in 160 anni siamo passati dalla semplice trasmissione di una gracchiante voce attraverso un cavo ad
I caffè storici fiorentini.
I caffè storici di Firenze, alcuni dei quali ancora oggi aperti al pubblico, sono stati fin dalla metà del 1800 luoghi di ritrovo dell’intellighenzia cittadina, ambienti dove la discussione culturale e politica era di casa. Nei caffè di piazza della
Osterie, strade, antichi mangiari a Firenze nel XV secolo.
Siamo a Firenze in un periodo di grande splendore e crescita e magnificenza sia economica che culturale. Magnificenza e opulenza che spesso si accompagnano a costumi non sempre morigerati come aveva voluto sottolineare Dante quando parlava della Firenze della cerchia