Via della Mosca: nome curioso, per una strada. Ma a Firenze di nomi curiosi ne abbiamo a bizzeffe! Con tutta probabilità il nome trae origine dall’insegna di un’osteria, mentre il nome più antico, via de’ Bagnesi, faceva evidente riferimento alle
Palazzo dei Cartelloni, un omaggio a Galileo Galilei.
Fra la stazione di Santa Maria Novella e il mercato di San Lorenzo c’è un palazzo molto particolare con un nome altrettanto curioso, Palazzo dei Cartelloni. La sua ubicazione precisa è in via Sant’Antonino 11 e il nome corretto è Palazzo
Maramao, una canzoncina nata da un fatto vero.
Il 14 ottobre 1529, le truppe imperiali di Carlo V, posero l’assedio a Firenze dopo la promessa al papa Clemente VII, il cardinale Giulio dei Medici, di riconquistare la città fiorentina, che si era costituita in Repubblica dopo la cacciata
Per chi abita in… via Raffaello Sernesi.
Per chi abita in… Raffaello Sernesi nasce a Firenze nel 1838. Da giovanissimo apprende l’arte dell’incisione di medaglie che gli permetterà più tardi, nel 1865, di eseguire una medaglia in occasione delle celebrazioni del quinto centenario dantesco. E’ anche iscritto
“Gran Pezzo” alla fiorentina
Quando si vuole identificare Firenze, gastronomicamente parlando, il pensiero corre immediato alla bistecca. Ma oltre alla bistecca c’è un “pezzo di ciccia” che sublima la fiorentinità di questa carne.
Fra’ Pietro da Verona e l’eresia Catara.
Pietro da Verona nacque nel 1205 circa da una famiglia Càtara, morto a Seveso (Mi) nel 1252, al tempo in cui nacque l’eresia Càtara era diffusa in Europa fino dal X secolo. La sua diffusione si deve al Vescovo Novaziano
Il lunedì, giorno di chiusura per i barbieri.
I barbieri sono chiusi di lunedì, beh detto così suona normale, ma perché proprio di lunedì? Forse perché sono aperti la domenica come le parrucchiere, per sistemare barba e capelli in occasione del giorno di festa per le cerimonie? Quindi si riposano
Fabio Borbottoni, un passo indietro nel tempo: Le porte.
Fabio Borbottoni, un passo indietro nel tempo: La città. Proseguiamo il percorso indietro nel tempo con le porte e le mura attraverso i quadri di Fabio Borbottoni. Nel quadro di sinistra si vede la Porta del Bigallo, ingresso a
La leggenda della Madonna nel pozzo.
Parallelamente alla via Pistoiese, lungo l’antica strada che da Firenze conduce al mare, in quella che oggi è via di Brozzi, esisteva in tempi antichi un pozzo ad uso pubblico che, per la sua posizione, permetteva di rinfrancarsi a viandanti,
Lo scherzo dell’orsa o le campane di Santa Maria in Campo.
Santa Maria in Campo, è una chiesa di Firenze si dice fondata nel secolo XI a ricordo di una immagine della Vergine rinvenuta in un campo li vicino e conservata ancora oggi. Per uno strano caso dovuto alle guerre fra
La leggenda di via Vacchereccia.
Via Vacchereccia prende il suo nome dalla famiglia dei Della Vacca, un potente casato ghibellino, imparentato con gli Uberti, che aveva le sue case proprio lì dove sarebbe sorto Palazzo Vecchio. Esiste però una leggenda che narra che il nome sarebbe derivato
Fabio Borbottoni, un passo indietro nel tempo: La città.
Chi mi conosce lo sa (lo diceva Alberto Tomba se non ricordo male 🙂 ), io non son mai stato un sostenitore poggiano, anzi, se escludiamo un favoloso piazzale per me Poggi è stato un distruttore seriale innescato da tre