ZINGARATE ALLA AMICI MIEI Le burle ai malcapitati e ai contadini: 1° parte Pievano Arlotto Mainardi Le burle ai malcapitati e ai contadini: 2° parte Bruno e Buffalmacco Le burle ai malcapitati e ai contadini: 3° parte lo scherzo dell’orsa
Dietro le quinte: Un tè con Mussolini – La preparazione
Dietro le quinte: Prologo Dietro le quinte: Toscana Dietro le quinte: Un tè con Mussolini – La preparazione Dietro le quinte: Un tè con Mussolini, seconda parte Dietro le quinte: Un tè con Mussolini, terza parte Dietro le quinte: Museo
Arte dei Calzolai, seconda parte
Seconda parte: Arte dei Calzolai, prima parte Per i nobili venivano confezionati degli stivali alti fino al ginocchio morbidissimi e con tacchi bassi. Mentre per i militari producevano scarponi robusti e scarpe basse con la tomaia in pelle a pianta
Arte dei Calzolai, prima parte
Nel 1273 risultava che a questa Arte erano affiliati i calzolai o calzaiuoli della città e del Contado (questa parola deriva dal latino “Comitatus” era il territorio sul quale nell’Europa del Medio Evo, la città esercitava il suo controllo, la
Icché son dell’UNPA?
Quando a Firenze qualcuno di sente trascurato, come per esempio può accadere a tavola quando la padrona di casa si dimentica di servirgli una portata, può succedere che sbotti esclamando: “Icché son dell’UNPA?” Questo modo di dire risale ai tragici
Arte dei Vaiai e Pellicciai
L’Arte dei Vaiai e Pellicciai o “Pellipari” (antico nome che indicava l’opera manuale di questi artefici). Entrata per ultima nel ristretto numero delle Arti Maggiori, ma di grande importanza per il lavoro “Artigianale e Mercantile” Mercantile perché occorrevano molti capitali per l’acquisto all’estero delle pelli, e Artigianale per
Tra sacro e profano: Il monastero di Santa Caterina
C’è un luogo a Firenze dove anticamente, lungo un tratto della terza cerchia di mura, donne di malaffare si prostituivano, in un punto isolato, e lo facevano all’aperto, nei fossati o in baracche di fango e paglia. Sia di giorno
Arte dei maestri di pietra e legname
Questa Arte apparteneva al gruppo delle così dette Arti Minori. Era una Corporazione molto importante per lo sviluppo edilizio della città, e radunava tutti i lavoratori del ramo. Vi erano iscritti gli architetti, gli scultori, i renaioli, i muratori, gli
Arte dei medici e speziali
“ARS MEDICORUM ET AROMATORUM” Questa Corporazione faceva parte delle sette Arti Maggiori nella città di Firenze. Nello Statuto del 1314 il più antico, rogato dal Notaio Ser Michele di Soldo da Gangalandi, viene descritto come è strutturata. E’ redatto in latino, e inizia lodando
La vita della Repubblica fiorentina al tempo dell’assedio: Prima Parte.
L’Imperatore Carlo V d’Asburgo nel 1527, con il suo esercito, formato da italiani, spagnoli e lanzichenecchi tedeschi luterani, era sceso in Italia per dare una lezione al Papa Medici Clemente VII regnante in Roma. Dopo un lungo assedio terminato il
Arte della Lana.
E’ stata l’Arte maggiore più importante e potente, superando come fama e ricchezza l’Arte dei Mercatanti o di Calimala. Con la sua vocazione mercantile e industriale contribuì alla ricchezza della città. I suoi prodotti erano famosi in tutto il mondo
Arte minore dei Beccai.
L’Arte dei Beccai è stata una fra le più importanti fra le Minori e la più ricca. Se non altro la più rissosa, dando sempre scandalo per il comportamento dei suoi associati, pronti sempre a venire alle mani fra di