Quello che vi vado a fare non è il solito ritratto di Lorenzo de’ Medici. Ho voluto, per quanto possibile, tracciarne un ritratto più umano, facendo fede su parole tracciate da personaggi di un certo rilievo storico. Il ritratto di
I lavatoi dell’arte della Lana e della Seta
(Via delle Torricelle – attualmente Corso Tintori) Furono edificati all’inizio del secolo XVII, su disegno dell’architetto Gherardo Silvani per uso dei lanifici e delle fabbriche di seta della città. La loro costruzione avvenne in conseguenza del fatto di aver scoperte,
Il partito della bistecca
Già, perché non è uno scherzo… A chi, se non a un fiorentino, poteva venire in mente di fondare un partito simile? Nel 1951 l’editore fiorentino Corrado Tedeschi fondò un partito politico, chiamato Partito Nettista Italiano, dal nome della rivista
Il macello pubblico
Il 1° Ottobre 1838 durante il governo granducale di Leopoldo II°, fu creato a Firenze il primo grande macello pubblico, nei pressi dell’attuale piazza Verzaia in San Frediano. Con questa istituzione si arriva finalmente ad organizzare al meglio l’approvvigionamento delle
Il girarrosto di Leonardo da Vinci a villa La Ferdinanda
Ad Artimino, nella Villa Medicea “La Ferdinanda”, nel piano inferiore si trovano le cucine, dove si può ammirare quella che è una vera chicca: il girarrosto inventato da Leonardo da Vinci: un sistema di funi, contrappesi e avvitamenti che serviva
Maledizioni, fantasmi e tesori nascosti al Castello di Sammezzano
Il Castello di Sammezzano, splendida dimora in stile moresco nei dintorni di Firenze, oltre ad avere il fascino particolare dell’esotico, ci inquieta ed incuriosisce con storie di maledizioni, fantasmi e tesori nascosti. Il Marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, proprietario del
Il primo amore di Cosimo: Lucrezia Pucci
Ancora giovanissimo, Cosimo, pur indaffaratissimo nel cercare di consolidare il governo della città, e l’impresa era davvero improba, riusciva comunque a ritagliarsi dei momenti da dedicare alla sua vita privata. Uomo fascinoso, vigoroso, perfetto nel volto pensoso, si era invaghito
Il tamburlano
Il “Vohabolario del vernacolo fiorentino” lo definisce: “Simbolo di oggetto ingombrante e antiestetico. Usato anche per… “Mi hai fatto una testa come un tamburlano”, mi hai rintronato con le chiacchere o col frastuono” Ecco, ci siamo… ci riconosco quel che di
Da Henry Roberts alla Manetti e Roberts
Il suo nome è “Acqua distillata alle rose” che, come recita l’elegante etichetta sul flacone blu cobalto, è un tonico rinfrescante, il suo inventore è noto non solo in Toscana: Henry Roberts, chimico farmacista, divenuto poi famoso per un’altra geniale
Ecco fatto il becco all’oca e le corna al Podestà
Il modo di dire, oggi caduto in disuso, ha antiche origini che lo fanno risalire al Medioevo. A quell’epoca in Firenze la figura del “gabelliere”, ossia colui preposto a riscuotere le tasse, era impersonata dal Podestà e dai suoi sgherri
Lo Spedale del Cappone
Un tempo, a Firenze, vi era un numero elevatissimo di Spedali. Non vi tragga però in inganno il nome: lo “spedale” non era inteso solo nell’accezione che gli riconosciamo oggi. Lo spedale non era soltanto il luogo in cui venivano
La meridiana di Piazza della Signoria
Firenze, lo diciamo di continuo, è una città da visitare con il naso all’insù. Guardando per aria, ve lo assicuro, troverete sempre qualcosa di nuovo, cioè di vecchio, che non avevate ancora notato. Potete passare nello stesso punto per giorni