C’era una volta Ambra, una bellissima ninfa, che ogni notte danzava in una radura presso il fiume. Ombrone la vide alla luce della luna e se ne innamorò. La ninfa però non ne voleva sapere e fuggiva. Ombrone iniziò ad
Il Bargello ed i tormenti inflitti ai carcerati.
Il Bargello venne costruito circa cinquant’anni prima del Palazzo della Signoria, con lo scopo di essere utilizzato quale residenza del Podestà, che era sempre un forestiero, cosicchè non si trovasse coinvolto nelle dinamiche cittadine; un forestiero avrebbe garantito una maggiore
Mistero: Vittorio Emanuele II era fiorentino?
Nel periodo di esilio, Carlo Alberto e Maria Teresa (all’epoca Principi di Carignano) si trasferirono a Firenze, nella villa di Poggio Imperiale. Portarono al loro seguito anche il piccolo Vittorio Emanuele, che allora aveva circa due anni. Il 16 settembre
Chiasso delle misure.
Quel piccolo e stretto tratto di strada che va da Borgo Santi Apostoli a Via delle Terme ha un nome curioso, per molti misterioso: Chiasso delle Misure. Questo nome trae la sua origine dall’Ufficio del Segno, che era deputato alla
La vita privata di Leonardo da Vinci.
“Grandissimi doni si veggono piovere dagli influssi celesti ne’ corpi umani molte volte naturalmente, e sopra naturali, talvolta, strabocchevolmente accozzarsi in un corpo solo bellezza, grazia e virtù, in una maniera, che dovunque si volge quel tale, ciascuna sua azzione
Storia del fiasco.
Il fiasco, quella bottiglia a forma di pera con il collo molto lungo, della capacità di un litro e tre quarti, tradizionalmente di vetro verde, lo sappiamo, è tipico della Toscana. Nacque nel XIV secolo proprio per contenere vino. Veniva
Come nacquero le buchette del vino.
Sulle buchette del vino si scrive moltissimo, sono una curiosità che, (quasi), solo la nostra Firenze ci regala. Hanno tutte lo stesso stile, sembrano delle piccole porte e tutte erano chiuse da uno sportello di legno. Hanno tutte la stessa altezza, circa
Pietro Igneo e la prova del fuoco.
San Giovanni Gualberto visse in un periodo davvero ambiguo, in cui la religione aveva un ruolo centrale sia nella vita sociale che in quella politica. Spesso la vocazione viene sottomessa agli interessi terreni, i titoli ecclesiastici vengono comprati a suon
Piazza della Passera.
Nell’Oltrarno fiorentino, nascosta tra un arruffato dedalo di vicoli e viuzze si apre d’improvviso davanti ai nostri occhi una piazzetta dal nome buffo, allusivo, irriverente, come noi fiorentini del resto. Piazza della Passera, un delizioso angolino della zona di Santo
Un fantasma nel Vicolo dell’Oro.
Questa che vi racconto stavolta è una vecchia leggenda, che, chissà, magari nasconde un fondo di verità! Il Vicolo dell’Oro, questa stradina nascosta tra le case di Borgo Santi Apostoli, arriva, parallela ad altre viuzze, sul Lungarno Acciaioli, da dove
Firenze e le Miss.
Anche Firenze ha avuto i suoi concorsi di bellezza: in particolare, il 16 marzo 1946 fu indetto il concorso “Il più bel sorriso e il più bel viso di Firenze”, che aveva lo scopo di scegliere la rappresentante toscana per
Intervista a Lorenzo Andreaggi.
Lorenzo Andreaggi è un giovane fiorentino che sin da ragazzino ha scelto un mondo impegnativo dove esprimersi, quello dell’arte. Oggi i suoi percorsi sono gli stessi di allora, la recitazione, il canto e soprattutto la regia. La sua produzione si fonde