Il giorno che Cosimo I ordinò a Baccio Bandinelli di fare la statua del padre, Giovanni dalle Bande Nere, un’indovina gli profetizzò che quel marmo non avrebbe mai avuto pace. Siccome Cosimo era superstizioso, dopo averla fatta collocare nella basilica di
La leggenda della Madonna nel pozzo.
Parallelamente alla via Pistoiese, lungo l’antica strada che da Firenze conduce al mare, in quella che oggi è via di Brozzi, esisteva in tempi antichi un pozzo ad uso pubblico che, per la sua posizione, permetteva di rinfrancarsi a viandanti,
La leggenda di via Vacchereccia.
Via Vacchereccia prende il suo nome dalla famiglia dei Della Vacca, un potente casato ghibellino, imparentato con gli Uberti, che aveva le sue case proprio lì dove sarebbe sorto Palazzo Vecchio. Esiste però una leggenda che narra che il nome sarebbe derivato
Un fattaccio del Cinquecento: Antonio Rinaldeschi
Antonio Rinaldeschi era un giovane di ventidue anni, un giocatore d’azzardo, un gran bugiardo, sciupafemmine, sembrava che tutti i difetti del mondo fossero concentrati in lui. Il 20 luglio 1501 Antonio, come suo solito, verso sera si diresse verso l’osteria del Fico
Il Negroni, aperitivo tutto fiorentino.
Siamo nei ruggentissimi anni Venti, molto probabilmente una sera di marzo del 1926, nella nostra amatissima Firenze, per la precisione al Caffè Casoni (caffè Giacosa) luogo storico di ritrovo dell’aristocrazia cittadina. Il barman Fosco Scarselli, che in realtà nella storia pare rivesta
Annalena Malatesta.
Annalena nacque nel 1417 da Galeotto Malatesta, Signore di Rimini, e dalla Contessa Orsini, che morì nel darla alla luce. Il padre, a seguito di ferite riportate in battaglia, morì pochi anni dopo. Annalena, rimasta orfana, venne adottata – con
Le interviste impossibili: Dante Alighieri.
Questa mattina ho ricevuto su Whatsapp un sibillino messaggio: “nel mezzo di cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura”, accompagnato da una mappa di Google. Il mittente era un numero sconosciuto e, dopo un primo istante di
Palazzo Vecchio va a fuoco.
Il 17 dicembre 1690 un disastroso incendio arse 27 stanze di Palazzo Vecchio. La descrizione di questo accadimento è riportata in un diario manoscritto appartenuto alla Libreria Magliabechiana. Alle ore 21 di domenica 17 dicembre 1690, in Palazzo Vecchio scoppiò
Pinocchio e il vero Campo dei Miracoli.
Forse non tutti sanno che, a Sesto Fiorentino, nel parco della Villa Gerini, si trova il Campo dei Miracoli. Sì, proprio quello che state pensando… Pinocchio, il Gatto e la Volpe, gli zecchini… è tutto ad un passo da casa nostra!
E se Halloween fosse nato a Firenze?
Halloween in Italia, ed in particolare in Toscana, ha origini lontane, un’antica tradizione che si perde nei meandri del tempo. La notte del 31 ottobre, secondo la tradizione, è il momento in cui le anime dei morti tornano sulla terra. Da
Il Parterre.
In principio si trattava di un giardino “alla francese” voluto dal Granduca Pietro Leopoldo nel Settecento. Su progetto dell’architetto Anastagio Anastagi e con la collaborazione del giardiniere Ulderico Prucher, negli anni tra il 1767 e 1768 Pietro Leopoldo fece realizzare un vasto giardino
I nuvoli di San Cristoforo.
Nuvoli si chiamava una volta il contado un po’ paludoso, un po’ infossato nel piano oltre il Barco, ultimo passaggio dell’Arno a valle della città. E nuvole c’erano, con nebbia, foschia e pioggia che le scioglieva in un pianto grigio. Ma