Nel 1865 i confini di Firenze si allargarono, fino a comprendere un terreno a cavallo del torrente Affrico, nel quale trovavano sbocco diverse vie. Venne deciso quindi di spostare la barriera daziaria da Porta alla Croce a questo spiazzo, al
La Torre del Guardamorto, l’obitorio fiorentino.
Tra piazza San Giovanni e Via Calzaiuoli, esattamente dove oggi vediamo la Loggia del Bigallo, in tempi antichi sorgeva la Torre del Guardamorto. Il vero nome di questo edificio era Torre degli Adimari, dato che la famiglia Adimari possedeva nella
Gigli artistici.
Questa pagina raccoglie i Gigli artistici creati estemporaneamente da appassionati fiorentini che si cimentano usando di tutto e di più. La pagina nasce da un’idea di Clara Virgili, se altri vogliono partecipare inviando una loro foto saranno ben accetti ed
Il pane “sciocco”.
Il pane a Firenze è sciocco, ma mica grullo! E’ così dal Medioevo ed è famoso in tutto il mondo, per la sua caratteristica di essere completamente privo di sale, ovvero sciapo. Ma a Firenze “sciapo” un ci garba punto, per
Il David si racconta.
Eccomi, mi presento. Mi chiamo David, sono il figlio putativo di Michelangelo, ho 515 anni portati da Dio, sono alto 5 metri e 20 compresa la base e peso circa 5 tonnellate. E non ho intenzione di mettermi a dieta,
Le burle di Botticelli.
Per fortuna, è esistito Giorgio Vasari e, grazie a Dio, era un gran “ciaccolone”, un “gossipparo”, come lo definisce la mia amica Rachel. Senza Vasari avremmo perso buona parte di una storia fatta di aneddoti, di curiosità, di pettegolezzi che
Via delle Conce.
In via delle Conce, nella zona di Santa Croce, si trovavano gli stabilimenti in cui venivano conciate le pelli, ed è facile immaginare il fetore che emanava da questi fabbricati. Qui avevano bottega i conciatori di pelle veri e propri,
Il Badalone.
A Firenze, nel 1400, l’Arno era importantissimo anche come via d’acqua, sulla quale si faceva viaggiare qualsiasi tipo di merce, compreso il legname che proveniva dal Casentino e il marmo, che arrivava da Carrara. L’unico problema che si poteva riscontrare,
L’arco dei Pizzicotti.
Fino alla fine del diciottesimo secolo, Palazzo Spini Feroni occupava tutta la via e si affacciava direttamente sull’Arno attraverso un arco, stretto e buio. Nel 1824, per creare il Lungarno Acciaioli, vennero demoliti l’arco ed un torrione del Palazzo, ad
10 giugno 1304: Firenze va a fuoco.
Nel 1304 a Firenze scoppiò un grande incendio, di natura dolosa. Ad appiccare il fuoco fu il priore di San Pier Scheraggio, Neri degli Abati, inizialmente in Orsanmichele e successivamente alle case dei Caponsacchi, tra Il Mercato Vecchio e Calimala,
Le merende della nonna.
Quando ero bambina, la mia nonna per merenda ci dava pane, vino e zucchero. Nessuna merendina confezionata, nessun riguardo al fatto che “ai bambini il vino non va dato”. C’era molta semplicità, condita sicuramente da un’ignoranza (che è quella del
Le calzature rinascimentali.
Le donne fiorentine nel rinascimento calzavano pianelle o pantofole di pelle molto sottile, di seta, di raso o di velluto, spesso ricamate con decori di perline di vetro colorato e con fili d’oro e d’argento, ornate da pietre preziose, perle