Talvolta essere un criticone può portare a bellissimi risultati, attenzione, questo non vale per tutti, ci deve essere di mezzo artisti di calibro e non vecchietti che osservano i lavori stradali. Nel caso in oggetto i due protagonisti sono nientemeno che Donatello e Brunelleschi.

La storia si sviluppa mentre Donatello sta realizzando un crocifisso per Santa Croce, che in questa bellissima Basilica è ubicato e più precisamente nella Cappella Bardi di Vernio. Mentre Donatello lavora lo sta osservando Brunelleschi e invece di osservare in silenzio è prodigo di consigli e asfissiante di correzioni tanto che a Donatello scappa la pazienza quando Brunelleschi gli dice: “metti in croce i contadini”. Il Donatello girandosi di scatto, verso il Pippo fiorentino, gli dice: “To’ del legno e fa’ tu!“. Questo all’epoca divenne un detto a significare che non si può accontentare tutti e che taluni è meglio se le cose se le fanno per conto proprio. Oggi è molto poco conosciuto e caduto in disuso.

La cosa non finì qua in quanto il Brunelleschi, forse offeso, volle dimostrare che lo avrebbe fatto meglio il crocifisso e prese davvero il legno offerto mettendosi all’opera. Il risultato fu il cristo presente in Santa Maria Novella nella cappella Gondi.

Si narra che poi il Donatello vide il crocifisso di Brunelleschi e trovandolo davvero bello disse: “A te è conceduto fare i cristi, a me i contadini“.

Jacopo Cioni
Jacopo Cioni

 

Scontro fra crocifissi e la nascita di un detto.
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