L’origine del verbo “ruzzare” affonda nel lontano latino volgare “rudiare” dall’incerto significato di “roteare, muovere rapidamente in giro, girare per gioco”, da cui deriverebbe anche il termine “ruzzola”.
Quindi “ruzzare” ha assunto in Toscana il senso di scherzare o giocare, da cui si ricava “ruzzo” o “ruzza” come voglia di giocare dei ragazzi (“ma che t’hai i’ ruzzo?”)
Oggi a questo verbo viene comunemente dato il concetto di scherzare, giocare rincorrendosi, stuzzicandosi e facendo anche finta di lottare, divertirsi facendo chiasso.

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(NdR: Ricordo che stasera 25 Luglio si ruzza allo STRUSCIO AZZURRO nel Quartiere di Santa Croce)

(da “Adagi allegri andanti” di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)

Franco Ciarleglio
Ruzzare (Avere il ruzzo)
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