Non è certo notizia nuova che il Corridoio Vasariano sia in procinto di essere restaurato. Per qui pochi che non lo conoscono il Corridoio Vasariano fu realizzato nel 1565 da Giorgio Vasari per volere di Cosimo I de’ Medici ed usato dai Granduchi come via privata di collegamento tra Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti. Questa via preferenziale denominata “Il Percorso del Principe'” permetteva ai Granduchi di attraversare quel tratto di città senza la necessità della scorta armata quindi senza rischio di attentati e senza la noiosità di organizzare ogni volta un cerimoniale pomposo. La sua realizzazione comportò modifiche notevoli dell’area, come il trasferimento del mercato del pesce, delle strutture sopra il Ponte Vecchio, la copertura della facciata di Santa Felicita, resistette solo la casa torre dei Mannelli che Vasari volle risparmiare.
Tornando alla ristrutturazione del Vasariano, chiuso per sicurezza nel 2016, i lavori avranno un costo di circa 10 milioni di euro e comprenderanno un ammodernamento e restauro del corridoio. Il progetto esecutivo è stato presentato in conferenza stampa dal direttore Eike Schmidt. Il direttore ha ricordato ed evidenziato tutti gli interventi che saranno svolti, ha sottolineato le cinque nuove uscite di sicurezza, l’apertura di tutte le finestre presenti e l’accessibilità garantita a tutti con un prezzo variabile da 45 euro in alta stagione ai 20 euro in bassa stagione, dimenticando però che per Firenze la bassa stagione è un periodo esiguo, per fortuna. Fra le novità è stato ricordato che verrà installato anche un sistema di condizionamento e ci sarà la possibilità di uscire direttamente nel Giardino di Boboli.
Tutto molto bello e sarà pronto, sembra, per il 2021. Scartabellando i progetti però qualcosa di strano ci è saltato all’occhio, un particolare che nessuno, né il direttore né gli architetti, hanno menzionato. La modifica del pavimento del Corridoio Vasariano.
Uno dei problemi nelle visite del Vasariano è sempre stato il numero esiguo di persone che possono permanere all’interno del corridoio stesso e quindi una limitazione a farne entrare altre sino a che le precedenti non fossero uscite.
I progettisti sembra che abbiano risolto il problema rendendo il camminamento forzato. Come? Semplice, il progetto comprende il posizionamento integrato nel pavimento di un marciapiede mobile, un tapis roulant. Avete capito bene, come quelli presenti in aeroporto per velocizzare il raggiungimento di aree distanti.
Questo determina un cammino obbligatorio ed una permanenza nel corridoio ben determinata. Una “modifica” del Corridoio Vasariano che sia l’intendenza che il direttorato si sono ben guardati da rendere nota, eppure esistono tanto di studi di fattibilità, progetti e disegni; addirittura foto per valutarne l’aspetto estetico. Mi domando come la stampa non abbia avuto accesso a questi documenti; noi siamo riusciti ad avere una di queste foto; non ci chiedete la fonte, ovviamente non possiamo dirla, ma l’immagine è eloquente e lascio a voi ogni commento. Personalmente, preferisco tacere per non scivolare nel turpiloquio.
Bravissimo,
sembrava tutto vero, la foto poi….Quando però ho letto del tapis roulant mi sono detta: vuoi vedere che è il 1° aprile e ha fatto un bellissimo scherzo a tutti i lettori! Non ci sono cascata!
Dopo la prima volta credo, quella della sirenetta al piazzale Michelangelo e il David di bronzo in Danimarca dove ci cascai in pieno, non mi hai fregato più! Comunque complimenti sei stato davvero bravo!
🙂
Che la città di Firenze abbia sempre avuto, in questi ultimi 35 anni, il pallino del “tapis roulant” è oramai cosa nota . Ricordate il progetto del “tapis roulant” proposto per raggiungere il Duomo di Firenze da p.za Stazione ? Che obbrobrio !
Mi domando dove stavano i Dirigenti della Soprintendenza e del Comune di Firenze quando hanno presentato questo capolavoro da 10 mln di euro !
Probabilmente un intervento finanziario cosi importante giustifica una lievitazione dei costi così rilevante del Passaggio Vasariano : finanza creativa???
Mi piacerebbe conoscere la composizione della Commissione edilizia e della Soprintendenza che ha approvato un simile intervento, degno del più fantasioso e del buon gusto storico architettonico nel nuovo percorso tipo “check in ” del Museo degli Uffizi di Firenze!
questa spero proprio che sia una fack news!!!!!!!!!!!!
È fuori luogo e sottintende una non cultura, una frequentazione mordi e fuggi. Meglio una frequentazione calmierare e guidata.
Tutto ciò è aberrante, inquietante. E lo dico come una persona con difficoltà di deambulazione, figurarsi. Spero di riuscire, di fare in tempo, a vedere il Corridoio. Perché si tratta di un pezzo della nostra storia, non per marcare sui social network la visita a un luna park. Se non ce la dovessi fare, mi dispiacerà. E porterò pazienza. Perché non possiamo assoggettare la grandezza della storia al nostro misero comodo personale e individuale, al nostro crasso tornaconto. Questo abominio deve essere denunciato con tutti i mezzi.
Buon primo aprile a tutti.