Quale può essere un compito più gravoso che assumersi la responsabilità del figlio di un’amica? E’ in questa circostanza che una nobildonna francese, in pellegrinaggio verso Roma, giunge a Firenze con il figlio di una cara amica. Lungo la via il ragazzo si era però ammalato, sappiamo come potesse essere duro un viaggio di pellegrinaggio, ed infatti a Firenze erano numerosi gli ‘spedali aperti sulle vie di ingresso alla città. A niente però erano valse le cure presso lo ‘Spedale di Santa Maria Nuova, il ragazzo era peggiorato sino a morire.

La donna impazzì per il dolore e la colpa e sapendo che da li a breve il Vescovo di Firenze Zanobi sarebbe passato in processione diretto alla chiesa di San Pier Maggiore sollevò il corpo esamine del ragazzo e corse incontro alla processione. Al passaggio del Vescovo, con le lacrime agli occhi e con grida di sofferenza sollevò il corpo del ragazzo verso Zanobi.

Fu così che il Vescovo, interrompendo la processione, si inginocchiò in preghiera davanti a quell’innocente strappato troppo presto alla vita e cominciò a pregare. Le preghiere durarono a lungo e le genti in rigoroso silenzio si unirono al Vescovo.

Nel momento della conclusione della preghiera, con il segno della Croce, il giovane corpo fu scosso da un sussulto ed apri gli occhi. Lo stupore fu generale, Zanobi aveva compiuto un miracolo ed aveva riportato in vita il fanciullo.

Li in Borgo degli Albizi al civico 18 di palazzo Albizi, oggi palazzo Valori, ma conosciuto dai fiorentini come “Palazzo dei Visacci” fu posta una targa sotto la finestra di sinistra, a memoria di questo miracolo del primo Vescovo fiorentino che divenne poi santo, San Zanobi.

Cosi recita la targa: dopo una prima iscrizione in greco συν Θεώ (con l’aiuto di Dio), vi è una scritta in latino.

 B. Zenobius puerum sibi a matre gallica Roma eunte
Creditum atque interea mortuum dum sibi urbem
Lustranti eadem reversa hoc loco conquerens
Occurrit signo crucis ad vitam revocat
An. Sal. CCCC

Tradotta: “Con Dio. San Zanobi nell’anno di grazia 400 richiamava in vita con un segno di croce un fanciullo che gli era stato affidato dalla madre gallica in viaggio per Roma e che nel frattempo era morto. [Lo risuscita] al momento in cui, mentre sta percorrendo la città, la madre, di ritorno, gli si fa incontro in questo luogo per richiedergli il bambino”.

Jacopo Cioni Gran Cerusico
Redivivo per un miracolo di San Zanobi
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6 pensieri su “Redivivo per un miracolo di San Zanobi

  • 25 Febbraio 2025 alle 14:49
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    Ma in che anno avvenne questo prodigio? A cosa corrisponde l’anno di grazia 400, sull’iscrizione An. Sal. CCC?

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  • Pingback:FlorenceCity-Rivista Fiorentina - Vanesio

  • 8 Aprile 2020 alle 7:40
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    e il “TROGOLO” , no ?

    lavorando anche con persone anche di altre regioni ,- o solo piu’ giovani – , non ne conoscevano il significato o mai sentito.

    Alessio Gallerini – Firenze

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    • 8 Aprile 2020 alle 9:33
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      Trovo che è un termine di origine longobarda, mentre invece è possibile che la storpiatura strogolare sia fiorentina.

      Rispondi

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