Il libro di Lorenzo AndreaggiQuanti moccoli in Paradiso” è stato presentato venerdì scorso alla biblioteca del Bandino, presentatore eccellente Luciano Artusi, che ne ha anche scritto prefazione.

Il libro è edito dalla Udom e costa di ben 467 pagine. Non può essere definito un libretto, ma è una vera e propri ricerca dettagliata sul contado del Bandino.

Come ha fatto notare Artusi le ricerche di Lorenzo non si sono limitate alle biblioteche pubbliche o raccolte private, Lorenzo è andato a bussare alla porta delle vecchie famiglie del contado per ottenere informazioni, foto e ricordi. Un lavoro certosino che si caratterizza, non solo per lo scritto, ma per la presenza di innumerevoli foto e mappe che difficilmente si ritrovano in una raccolta tanto pregiata.

Noi della rivista non avevamo dubbi, Lorenzo è poliedrico, si occupa di regia, è un attore, un cantante, ed eravamo certi che fosse anche un solido ricercatore e un fantastico scrittore.

La sala della biblioteca del Bandino era cosi gremita che non solo erano finiti i posti a sedere, ma anche quelli in piedi e molti astanti hanno dovuto sostare nella saletta per attendere la possibilità di acquistare il libro. Personalmente ero li, appoggiato allo stipite della porta d’ingresso.

Il libro non solo riporta notizie storiche, ma anche racconti e aneddoti che solo la scrittura può tramandare e tenere vivi. In questo Lorenzo è stato abilissimo, mescolare il sacro e il profano di un’area fiorentina di cui tanti non sanno molto.

Mi auguro che la penna di Lorenzo non riposi per molto e che possa affrontare presto un altro tema, un altro luogo di Firenze, un’altra fetta di storia che potrebbe andare persa nel tempo e che solo ricercatori come lui possono salvare dall’oblio.

Un fraterno abbraccio.

Jacopo Cioni
Jacopo Cioni
QUANTI MOCCOLI IN PARADISO: Recensione

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