Durante il Granducato Lorenese, al tempo, di Leopoldo II° il Governo della Toscana decretò di dividere il territorio granducale, in Compartimenti e Distretti. In un primo momento furono create tre Province: Fiorentina, Pisana e Senese. Successivamente con Motu proprio del Granduca, il I° novembre 1825, venne creta una nuova suddivisione con il nome di Compartimenti:
- Compartimento di Firenze composto dalle città di; Firenze, Fiesole, Pescia, Pistoia, Prato, San Miniato e Volterra.
- Compartimento di Pisa: Pisa, Livorno, Pontremoli, Piombino e Portoferraio.
- Compartimento di Siena: Siena, Colle Val d’Esa, Montalcino, Pienza.
- Compartimento di Arezzo: Arezzo, Chiusi, Cortona, Montepulciano e Sansepolcro.
- Compartimento di Grosseto: Grosseto, Massa Marittima,, Orbetello e Sovana.
Con legge del 2 agosto 1838 venne varata una nuova suddivisione del territorio granducale, suddividendolo in cinque “Governi”: Firenze, Livorno, Pisa, Siena, Isola d’Elba.
Un’altra modifica si ebbe quando Carlo Ludovico figlio di Maria Luigia di Borbone Parma, cedette al Granduca Leopoldo 2° il ducato di Lucca. Con legge del 9 marzo 1848, furono riesumati i vecchi Compartimenti: Firenze, Pisa, Siena, Grosseto, Arezzo, Pistoia e la nuova acquisizione Lucca.
DISTRETTI
Per l’amministrazione e per le lezioni, i Compartimenti furono sostituiti dai Distretti formati dalle Comunità. (Nel medio Evo, il Distretto era la circoscrizione territoriale sulla quale il signore fondiario e poi feudale aveva facoltà di coazione su i suoi vassalli e su coloro che vi abitarono e gli erano soggetti. Nel Rinascimento il Distretto era sottoposto all’autorità dei Comuni e delle Signorie. Nel Corteo della Repubblica Fiorentina, vi è rappresentato il Capitano di Guardia del Contado e del Distretto). Mentre agli effetti Governativi e giudiziari furono costituiti i Circondari comprendenti varie Prefetture. Nei Compartimenti vi risedeva un Prefetto, nel Circondario un sotto Prefetto. Il Compartimento fiorentino nel 1848, ai fini governativi e giudiziari comprendeva tre Circondari con 35 Preture. Mentre per il profilo amministrativo e elettorale era suddiviso nei Distretti di: Borgo San Lorenzo, Empoli, San Miniato, Fiesole, Firenze, Figline, Campi Bisenzio, Prato, Rocca San Casciano e San Casciano.
Nel 1849 Firenze faceva Distretto a se. I confini di allora corrispondevano a quelli attuali. C’erano Altre Comunità non facenti parte del Distretto fiorentino Cioè: Rovezzano appartenente al distretto di Fiesole; Pellegrino appartenente al Distretto di Fiesole; Galluzzo appartenente al Distretto di Fiesole; Brozzi appartenente al Distretto di Campi.
Questo assetto amministrativo rimase invariato dal 27 aprile 1859, abdicazione di Leopoldo II°, non subendo modifiche fino al 1865, anno in cui Firenze divenne la capitale provvisoria del Regno d’Italia. Nello stesso anno nel mese di aprile il giorno 27, veniva promulgata una legge con la quale il Comune fiorentino poteva ampliare i suoi confini oltre le mura cittadine inglobando le pendici di Montughi, della Pietra, di Coverciano, verso Varlungo, il Galluzzo, la piana di Legnaia.
Segue seconda parte
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