Parole Massime
Politica: Bertolt Brecht
“Il peggior analfabeta è l’analfabeta politico.
Egli non ascolta, non parla nè partecipa agli avvenimenti politici.
Non sa che il costo della vita, il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina, dell’affitto, delle scarpe e delle medicine dipendono dalle decisioni politiche.
Un analfabeta politico è tanto animale che si inorgoglisce e gonfia il petto nel dire che odia la politica.
Non sa l’imbecille che dalla sua ignoranza politica proviene la prostituta, il minore abbandonato, il rapinatore ed il peggiore di tutti i banditi, che è il politico disonesto, ingannatore e corrotto, leccapiedi delle imprese nazionali e multinazionali.”
– Bertolt Brecht –
Aggiungerei che mai come oggi questo è vero e non è casuale che le persone si disinteressino di politica. Un disinteresse cercato dai poteri forti con ogni mezzo sia comunicativo sia non comunicativo. Le persone devono sentirsi ininfluenti tanto da non andare nemmeno più a votare annullando loro per primi quel piccolo ruolo che si erano conquistati negli ultimi anni rispetto al potere da sempre esercitato dalle élite. “Loro” stanno ottenendo ciò che vogliono, tornare ad un medioevo 2.0 dove l’uomo della strada non conta nulla; che viva o muoia poco importa, riveste solo un ruolo marginale e facilmente sostituibile, un lavoratore conto terzi. Avevamo invertito questa tendenza ricercando affannosamente una Democrazia ottenuta, sino a ieri, in forma incompleta, ma con lo spirito di perfezionarla sino a compierla. Rendetevi conto che abbiamo invertito la direzione, che la democrazia è andata persa, che la scelta è andata persa, cioè la sovranità popolare è stata ceduta. In assenza di Democrazia e Sovranità popolare si è perso anche la Libertà o quel poco di Libertà che si era conquistato.
Torneremo ad essere schiavi, ruolo per cui eravamo stati creati.