Nacque ad Asciano (Siena) nel 1832 da una famiglia di modeste condizioni economiche.
Lo zio Ottavio lo iniziò agli studi e prevedeva per lui una carriera ecclesiastica ma alla morte del padre il Cassioli dovette interrompere la sua formazione per cercare un lavoro che gli permettesse di mantenere la famiglia. Riprese a studiare grazie alla generosità di privati e all’aiuto dei Monaci di Monte Oliveto Maggiore.
Ottenne una pensione e frequentò l’Accademia di Belle Arti di Siena. Il granduca Leopoldo II gli concesse un assegno mensile e poté perfezionarsi a Roma. Qui conobbe , tra gli altri, Edgar Degas e Jaques Henner, autori importanti per la sua prima produzione ritrattistica che però non ebbe seguito perché l’influsso del purismo toscano indirizzò il nostro verso una pittura più accademica.
Nel 1859 vinse un concorso di pittura e scultura, bandito dal nuovo governo toscano, con il cartone della Battaglia di Legnano. L’opera fu completata solo nel 1870 e ora si trova nella Galleria d’Arte Moderna di Firenze.
L’opera del Cassioli, nell’ambito della tradizione accademica, si indirizzò sempre più verso temi di gusto storico e letterario con una stesura forse più disimpegnata rispetto ai suoi primi lavori.
E’ interessante sapere che ha lavorato anche per il Duomo di Firenze e nel Museo si trova la lunetta provvisoria per la facciata di Santa Maria del Fiore dal titolo: I fondatori degli Istituti di Carità a Firenze.
La sua ultima opera ispirata al Purgatorio dantesco, nel cimitero di Livorno, fu completata dal figlio Giuseppe.
Amos Cassioli morì a Firenze nel dicembre del 1891.
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