Fra le tante attività fiorentine che sono nella memoria delle persone, tipo i Grandi magazzini Duilio 48, ne esiste una che si trovava in via Vecchietti per la vendita e in via Piagentina per la produzione; Stiamo parlando della Pasticceria Digerini e Marinai.
La pasticceria era famosa per i suoi biscotti, sopratutto i frollini e i wafers, questi ultimi nella locuzione popolare avevano assunto un altro nome che ancora oggi riconosciamo familiare, fruffrù. La parola fruffrù è poi stata usata anche per altri scopi come ricordiamo nel vocabolario fiorentino. Qualcuno ricorderà una scatola di latta tonda dei biscotti “Bimbi d’Italia” che rappresentavano la risposta fiorentina ai più conosciuti Plasmon.
In via Vecchietti c’era la sede della pasticceria, rinomata e conosciuta, ma il vero gusto popolare risiedeva in via Piagentina, alla fabbrica. Per quale motivo? Presto detto, presso la fabbrica di produzione venivano venduti i cosi detti “rotti” cioè tutti gli scarti di produzione dei biscotti, da quelli venuti brutti a quelli spezzati. Venduti a sacchettate ad un prezzo conveniente che permetteva alla pasticceria di recuperare i costi e alle persone di accedere, a prezzi calmierati, ai gustosi biscotti. Erano davvero tante le mamme di allora che andavano a comperare i “rotti”.
Il palazzo della pasticceria di via Vecchietti (angolo via dei Pecori) è stato proprio costruito dalla ditta Digerini e Marinai nel 1901 su progetto dell’architetto Giuseppe Mazzanti.
Una cosa che forse pochi sanno è che, molto probabilmente, l’origine, l’invenzione, dei biscotti quaresimali è proprio dovuta alla fabbrica Digerini e Marinai. Sembra che dopo la chiusura della fabbrica un’operaia addetta al confezionamento dei biscotti, assieme a suo marito, continuò a produrre i quaresimali mantenendo viva l’usanza di gustare questi biscotti durante la Quaresima.
secondo me la pasticceria non era all’angolo di via de’ pecori (dove c’era Old England) ma all’angolo di via strozzi più o meno dove ora c’é la Banca o Luisa Spagnoli
Può essere, come averne certezza?
Mio zio era rappresentante per Digerini e Marinai e ricordo che si andava a consegnare o ritirare la pasticceria con una giardinetta Fiat 500 che aveva sulle fiancate la scritta Biscotti Bimbi d’Italia. Si entrava dal cancello di fianco a Palazzo Strozzi proprio davanti all’uscita laterale del cinema Odeon
Ho un bellissimo ricordo di quando ero bambino del bar pasticceria in via Vecchietti.Mio padre mi portava a prendere delle pizzette che facevano loro e che a me piacevano tanto. Ricordo un arredamento elegante tutto in legno e un atmosfera elegante e ovattata.
Una foto della pasticceria datata 1901 l’ho trovata in una cantina,la foto è in bianco e nero e incorniciata
Buonasera,ho 80 anni e mia madre lavorava come operaia da Digerini e Marinai.Mi ricordo che aspettavo con ansia il ritorno di mamma Nella (75anni orsono) dal lavoro perché alcune volte la ditta regalava ai dipendenti una busta di carta bianca con i “rotti” delle caramelle ricoperte di zucchero di tutti i colori.
Un altro tempo….un altro mondo. Bastava poco a far felice un bambino.
Evelio Marinai è colui che ha fondato il cinema Flora a Firenze nel 1914 e il nome di deve alla moglie del Marinai che si chiamava appunto Flora. Il cinema passò poi al bisnonno dell’attuale proprietario
Grazie per l’informazione
sono di roma e non ho ricordi.
Però mi interesso di figurine cartonate e la Digerini Marinai ne aveva prodotte diverse, una serie di animali ed erano futellate, cioè si aprivano e diventavano tridimensionali, come le cremifrutto althea ed altre erano edite in collaborazione con la lega navale italiana (era il 1937) ed erano divise di marinai, molte navi d’italia, era una serie bellissima di 50 figurine.
presto la pubblicherò sul mio sito http://www.figurinecartonate.it.
ciao a tutte le belle storie di un tempo trascorso.
carlo
Per caso abitava mica in via Orcagna?
A chi si riferisce?
Salve, ho 72 anni, nell’anno in cui sono nato, 1948, la ditta Digerini e Marinai, faceva un concorso (ho ancora il foglio di premiazione), e i bambini più belli o, comunque, più interessanti, li mettevano sulla scatola dei biscotti. Sfortunatamente, la scatola è andata persa, mentre il diploma di “vincita” ce l’ho ancora, che bei ricordi!!!!
Da ragazzo intorno agli anni 50, abitavo non lontano da via Piagentina, e spesso verso l’ora della merenda,la mamma mi dava 5 lire e andavo con altri ragazzi a comprare i rotti . Erano freschi e buoni. Adesso , dove c’era la fabbrica c’e’ un edificio-Fra via giovanni angelico e Via don boso-
La ditta Marinai produceva una favolosa rorta rotonda di wafer al cioccolato alta circa 5/6 centimetri chuamata torta marinai…..dopo più di 50 anni ne conservo ancora la scatola come nuova…….
Anche io ricordo i “rotti” quando ero piccola. Pensavo però che la fabbrica fosse all’arco di S. Piero, e non in via Piagentina. Comunque la mia mamma ogni tanto ci andava in bicicletta dal quartiere di S. Iacopino dove abitavamo, solo per portarci dei biscotti buonissimi che ancora mi vengono in mente quando faccio colazione la mattina.
All’arco di San Piero c’era il bar drogheria Torricelli con un deposito sul retro di dolciumi (soprattutto caramelle e cioccolate) mentre in via Piagentina c’era la fabbrica dei biscotti Bimbi d’Italia. Facevano parte dello stesso gruppo insieme a Doney, Giacosa e il Bar Torricelli di via Cerretani frequentato dal grande Julinho.
Articolo molto interessante! I rotti erano anche per me fantastici! In che anno é stata fondata
la fabbrica? E quando é stata chiusa? Chi erano i proprietari ? Penso che debba fare un altro articolo
raccontandoci tante altre cose… quali erano i prodotti?
Con tanti ringraziamenti
Vittorio Giannini Helsinki
Salve
Purtroppo spesso le informazioni che si riescono a raccogliere sono limitate.