Sono stati necessari 16 anni per costruire Palazzo Vecchio, costruito tra il 1298 ed il 1314. Si pensa, come suggerisce il Vasari, che il progetto fosse di Arnolfo di Cambio, ma non vi sono certezze in quanto mai ritrovate delle prove. Certo va detto che molti elementi presenti sia all’interno che all’esterno del palazzo riconducono ad Arnolfo.
L’area di costruzione del palazzo era alqunto vincolata. Sul lato destro non ci si poteva estendere in quanto era presente l’antica chiesa di San Pietro in Scheraggio, poi successivamente distrutta. Sul lato sinistro erano presenti le aree che in passato c’erano le case degli Uberti, capi dei Ghibellini e cacciati in esilio, insomma un lembo di terra considerato maledetto e dove non si poteva certo estendere un palazzo pubblico. Insomma il Palazzo Vecchio nasceva in circostanze particolari e di conseguenza con misure e forma imposte da ragioni esterne voncolanti.
A tutto questo si sommava il fatto che era presente una torre preesistente, chiamata Torre del Vacca e che doveva essere evidentemente usata come basamento per la nuova torre determinando certamente una posizione inusuale a quella che oggi è conosciuta come Torre d’Arnolfo. Infatti la nostra bellissima torre di Palazzo Vecchio non è certamente centrata rispetto agli angoli.
Credo che qualsiasi progettista si sarebbe trovato in difficoltà davanti a questi vincoli, eppure il Palazzo Vecchio è equilibrato e proporzionato, non secondo leggi classicamente visive, ma secondo leggi armoniche e geometriche meno appariscenti, è stato progettato secondo la sezione aurea.
La sezione aurea è la parte di una linea (L) divisa in due parti diseguali. La sua lunghezza ha una proporzione matematica particolare rispetto alla parte di linea rimanente. In particolare, la parte più corta (b) sta alla più lunga (a) come questa sta all’intero segmento, cioè b : a = a : L. Questa proporzione è molto frequente in natura, e viene riconosciuta come ideale di bellezza e armonia.
Nell’arte ritroviamo questa formula aurea in capolavori quali la Gioconda di Leonardo da Vinci od anche nella nascita di Venere del Botticelli.
Una geometria che in passato è stata definita sacra, cioè usata da Dio per progettare l’universo, oggi studiata per la sua bellezza nel ritrovarsi nella natura.