In Via Cavour, al n. 13, sopra il portone del palazzo, c’è una targa che riporta la scritta “AD VOTUM”. Quando, nel 1817, fu terminata la costruzione del palazzo, questo venne aspramente criticato dagli addetti ai lavori, in quanto, per gli standard dell’epoca, presentava elementi “sacrileghi”, quali un cornicione piccolissimo ed il tetto davvero poco sporgente rispetto all’altezza ed al basamento dell’edificio.
Non mancò ovviamente lo spiritaccio fiorentino: qualcuno si affrettò a preparare un cartello con su scritto “Si metta il cappello! Si metta a sedere!”, alludendo appunto a quel tetto poco sporgente.
Il proprietario, convinto ed appagato dell’aspetto del suo palazzo, mise a tacere coloro che criticavano facendo apporre questa targa, che sta a significare “per volontà”, ossia a suo gusto.
Sempre nello stesso palazzo di Via Cavour n. 13, per un certo periodo dimorò Gioacchino Rossini, e sulla facciata si trova infatti una targa che ricorda questo particolare.
Due targhe, due diverse motivazioni, uno stesso palazzo. Forse brutto, per l’epoca, ma con un bel vissuto.
Come si dice, un brutto che piace!
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