Sull’Arno al tramonto. Rubrica “Lo scatto Fiorentino” Heading ” The shot Fiorentino ”
Rosticcerie, venditori ambulanti e caffè a Firenze nel XVIII secolo
Quando, scorrendo nel tempo, le osterie furono abbandonate dai pensatori e dagli artisti e non furono più luogo di conversari e di burle imbastite o vissute, si trasformarono in quelle che sono oggi le nostre trattorie. Siamo a Firenze intorno al
Indorare la pillola.
Nel medioevo le pasticche venivano preparate dagli speziali dopo un lungo procedimento nel quale si pestavano, si riducevano in polvere e si mescolavano diverse erbe medicamentose. Il grosso problema era che questi confetti avevano sempre un gusto estremamente amaro e
La prigionia segreta di Michelangelo.
Alcune sono leggende altre storie deformate dal tempo, alcune riguardano opere d’arte, altre personaggi illustri, ma tutte sono desiderio di sapere. Ricordate l’assedio di Firenze del 1529 ad opera di Carlo V, ne abbiamo parlato in questo pezzo. Concludo quel
Dante, i Guelfi Bianchi e i Guelfi Neri.
Nel 1300 per motivi politici ed economici il partito dei Guelfi si divise in due fazioni tra loro opposte: i Guelfi Bianchi capitanati dalla famiglia dei Cerchi e filopopolari e quella dei Neri con a capo i Donati più filoborghesi.
A.U.F.O.
A.U.F.O., ovvero a gratisSE (come si dice in Firenze). Niente a che vedere con strani dischi nei cieli! Quando si costruivano opere, come le cattedrali, i materiali impiegati erano senza dazio, questo perchè si trattava di un’opera pubblica di cui
Calcio Storico Fiorentino 2017.
Ebbene si, manca esattamente una settimana all’inizio del Calcio Storico Fiorentino. Il giorno sabato 10, nel primo pomeriggio, alle 15:30 circa, 500 Figuranti e Calcianti, si concentreranno in Piazza Santa Maria Novella dando inizio al Corteo Storico della Repubblica Fiorentina. Un
Le Buchette del Vino ovvero il vino “alla finestra”.
Tempo fa Parigi ha chiesto all’Unesco di riconoscere come Patrimonio Mondiale dell’Umanità i suoi caratteristici tetti grigi irti di comignoli. In effetti gli spioventi parigini hanno ispirato poeti, scrittori e musicisti (Puccini, nella Boheme, fa cantare a Rodolfo: “Nei cieli
1° concorso della Rivista Fiorentina FlorenceCity.
L’idea di realizzare un concorso per la rivista mi ha sempre affascinato ma sono sempre stato trattenuto dall’indecisione nell’impostare la difficoltà del concorso stesso. Inserire qualcosa di irrisolvibile o qualcosa che in 3 ore viene risolto? Come al solito la
Acqua in bocca! Ssssshhh!
Il prete fiorentino Pirro Giacchi, poeta e letterato vissuto nell’800 nonché autore del “Dizionario del Vernacolo Fiorentino”, ci ha tramandato un aneddoto secondo il quale una popolana era tristemente famosa per essere un’inguaribile pettegola. Per questo motivo veniva trattata male
S. Giorgio e il drago dell’incuria.
Sicuramente vi sarà capitato di vedere più volte l’immagine di S. Giorgio, coperto da una elegante armatura ed armato di spadone, mentre uccide il terribile drago e libera la principessa Silene secondo il racconto fatto di Jacopo da Varagine nella
Panzanella fiorentina.
La panzanella è un piatto tipico dell’Italia centrale e quindi della Toscana, delle Marche, dell’Umbria e del Lazio e nelle varie località si presenta diversa e assume anche nomi diversi tipo pansanella o panmolle o ancora panmòllo. Dato però che su questa