E’ un’esclamazione tipica fiorentina, nata nel tardo rinascimento, che trae origine dall’unione dalle parole “o” e “via” e che esprime l’invito a far presto o che manifesta anche irritazione, disappunto, rammarico, a seconda di come viene usata.
“Ovvia” cambia infatti il significato sulla base del modo in cui viene pronunciata e del contesto nel quale viene usata: può assumere infatti il senso di “finalmente” (ovvia si parte, era l’ora!), oppure “ma insomma” (ovvia ora m’hai stufato!) o anche “ma dai” (ovvia, ma che bischerate racconti?!).
(da ADAGI CON BRIO di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)
Ovvia
Però con l’accento sulla O vuol dire òvvia. Ovvero che si tratta di una cosa ovvia, chiara, naturale. Non bisogna tralasciare anche questo significato.