Nelle sue “Satire” il poeta romano Orazio cita una delle favole di Fedro, nella quale una rana si era messa in testa di diventare grossa come un bue. Cominciò così a gonfiarsi d’acqua e, incoraggiata dai primi consistenti risultati, si gonfiò sempre più, sempre più… finché alla fine scoppiò!
Prendendo dunque spunto dalla favola della rana di Fedro, Orazio ci spiega come l’attesa esagerata di qualcosa di troppo desiderato ci possa portare a irrimediabili conseguenze.
Al giorno d’oggi invece la frase “non stare più nella pelle” assume piuttosto il significato di attendere qualcosa di estremamente piacevole oppure non riuscire a contenere la gioia o l’impazienza al punto di schizzare fuori dalla pelle.
(da “ADAGI MA NON TROPPO” di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)
Non stare più nella pelle.
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