L’antica società patriarcale contadina si basava e gravitava completamente sul concetto della “famiglia”, che derivava a sua volta direttamente dalla familia romana, dove il pater familias era il detentore della patria potestas e aveva potere indiscusso su tutti i componenti del nucleo familiare.
Dunque la famiglia assumeva nel suo insieme di persone un aspetto solenne, quasi sacro, e diventava indivisibile soprattutto nei giorni nei quali si celebravano le festività religiose, prima fra tutte il Natale.
Ma con il trascorrere del tempo, questo proverbio ha preso sempre più un significato profondo e al tempo stesso anche più elastico: mentre il Natale conservava il concetto di “natività” e quindi rimaneva una festa da trascorrere tassativamente con i genitori e i parenti più stretti, la Pasqua simboleggiava la “morte” che precedeva di poco la Resurrezione e come tale derogava al principio generale, permettendo soprattutto ai giovani sposi di poter trascorrere una vacanza lontano da tutti.
Da tutto questo deriva il detto “Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi”.
(da “Adagi con brio” di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)
Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi