Venendo ad aumentare gli scambi commerciali, già nei primi anni dell’ottocento, fu sentito il bisogno di un collegamento per le direttrici Pisa e Pistoia e quella della Stazione Leopolda. Il Granduca Leopoldo II nel 1835 fece costruire un Ponte Sospeso fra il rione del Pignone e l’inizio del Parco delle Cascine al quale fu dato il nome di San Leopoldo, anche se fu sempre conosciuto come Ponte Sospeso. Anni dopo fu un importante collegamento anche per la Fonderia del Pignone. Ai quattro lati del ponte su dei basamenti furono collocati quattro grandi Leoni di marmo, che dopo la demolizione del ponte furono sistemati due all’inizio del viale del Poggio Imperiale a Porta Romana e due nel Viale degli Olmi alle Cascine.

Arrivati ai primi del novecento essendo il ponte non più adatto al crescente traffico, e dopo molte proteste popolari per il pedaggio esoso che doveva essere pagato per attraversarlo, l’amministrazione comunale bandì un concorso per la costruzione di un nuovo e moderno ponte. Il progetto fu vinto dall’Ingegner Tognetti.

Il precipitare degli eventi e l’entrata in guerra dell’Italia ne blocco la costruzione.

Nel 1930, dopo alterne vicissitudini politiche, fu ripreso il progetto e si diede inizio alla costruzione del nuovo ponte che sorse parallelo a quello sospeso. Il ponte sospeso non fu abbattuto finchè non fu terminato il nuovo ponte. Il nuovo ponte fu portato a termine in poco più di due anni e nell’autunno 1932 venne inaugurato.

Ponte della Vittoria Lungarno del Pignone oggi via Sigliani Primavera del 1930 apertura del cantiere
Ponte della Vittoria Luglio 1930 impostazione della prima pigna
Ponte della Vittoria Aprile 1932. Si pavimenta il ponte

 

 

 

 

 

 

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Essendo Piazza Taddeo Gaddi solo un piccolo slargo davanti al Ponte Sospeso, per dare più viabilità al nuovo ponte fu provveduto ad abbattere le case tra via del Pignone (oggi via Sogliani) da un lato e quelle tra il Lungarno del Pignone e via del Ponte Sospeso dall’altro lato formando la spaziosa piazza attuale.

Aprile 1932 per aprire piazza Gaddi si abbattono le case di via della Fonderia Via del Ponte Sospeso e via del Pignoncino. Queste sono quelle in angolo di via della Fonderia e di via Ponte Sospeso
Aprile 1932 qui si abbattono le case tra via dei Vanni e via del Ponte Sospeso
Aprile 1932 qui si abbatono le case di via del Pignone Compreso il Caffe della Speranza locale in voga nella zona

 

 

 

 

 

 

 

Ponte della Vittoria Agosto 1931 stato di avanzamento delle arcate

Purtroppo come gli altri ponti fiorentini ad eccezione del ponte Vecchio il 4 Agosto 1944 vennero minati dai tedeschi per rallentare l’avanzata degli alleati.

Carlo Alberto Manetti
Nascita del ponte alla Vittoria.

4 pensieri su “Nascita del ponte alla Vittoria.

  • 13 Marzo 2019 alle 12:24
    Permalink

    Sulle lapidi alle due estremita cosa stava scritto ?

    Rispondi
    • 14 Marzo 2019 alle 9:59
      Permalink

      Alle estremità del ponte? Non so, dovrei fare una ricerca se c’erano delle lapidi e cosa riportavano.

      Rispondi
      • 18 Gennaio 2020 alle 21:18
        Permalink

        Cosa c’era scritto nelle lapidi monumentali ai lati del Ponte alla Vittoria
        Grazie

        Rispondi

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