Il duca Cosimo I de’ Medici sapeva che Michelangelo Buonarroti voleva riposare in Santa Croce e quando ne ebbe l’opportunità lo rese possibile pronunciando le parole: “fusse dato un luogo onorato in Santa Croce per la sua sepoltura, nella quale chiesa egli in vita aveva destinato d’esser sepolto per esser quivi la sepoltura de’ suoi antichi”.
Quando ne ebbe la possibilità sta a significare che non disponeva delle spogli mortali del Maestro, infatti Michelangelo morì a Roma il 18 febbraio 1564 e fu inumato presso la Basilica dei SS. Apostoli a Roma.
Nella realtà le spoglie di Michelangelo rimasero proco a Roma, furono trafugate da suo nipote Leonardo e riportate in Firenze l’11 marzo. Per nascondere il corpo il nipote lo avvolse in dei panni e lo caricò su un barroccio insieme a svariata mercanzia. Il corpo, arrivato a Firenze, fu esposto in Santa Croce e l’afflusso di persone e personaggi fu enorme, tutti volevano rendere omaggio al Maestro fiorentino. Il Duca decise di svolgere le esequie presso la Basilica di San Lorenzo, ma poi doveva essere inumato in Santa Croce.
Per la tomba di Michelangelo, nella navata di destra, fu disegnata da Giorgio Vasari e l’archittettura del progetto fu realizzata da Giovanni Bandini.
Il busto di Buonarroti fu commissionato a Giovan Battista Lorenzi mentre gli affreschi furono realizzati da Giovan Battista Naldini. Il monumento tombale fu terminato nel 1576, ben 12 anni dopo la morte di Michelangelo Buonarroti.
Le tre signore allegoriche rappresentano l’Architettura, la Pittura e la Scultura. Tutte e tre le sculture furono progettate da Vasari ma realizzate da tre diversi artisti. Quella rappresentante la scultura fu realizzata da Valerio Cioli. Valerio Ciolli, detto Cigoli, è colui che aveva realizzato la famosa fontana del nano Morgante. La scultura della pittura fu realizzata anch’essa da Giovan Battista Lorenzi. Infine la statua dell’architettura fu realizzata da Giovanni dell’Opera. Ogni statua è raffigurata con strumenti necessari alla sua arte, la scultura con una gradina e un blocco di marmo, la scultura della pittura ha dei pennelli e la statua dell’architettura presenta un compasso e un rotolo di pergamena.
Di fianco al busto di Michelangelo, realizzato sulla base della maschera funebre, c’è prima lo stemma dell’accademia delle arti, uno per lato e poi lo stemma della famiglia Buonarroti, uno per lato.
Sotto le tre sculture allegoriche vi è l’iscrizione in latino che porta:
“MICHAELI ANGELO BONAROTIO
VETUSTA SIMONIORUM FAMILIA
SCULPTORI PICTORI ET ARCHITECTO
FAMA OMNIBUS NOTISSIMO
LEONARDUS PATRUO AMANTISS. ET DE SE OPTIME MERITO
TRANSLATIS ROMA EIUS OSSIIIIBUS ATQUE IN HOC TEMPLO MAIOR
SUOR SEPULCRO CONDITIS COHORTANTE SERENISS. COSMO MED.
MAGNO ETRURIA E DUCE
ANN. SAL. M D LXX
VIXIT ANN LXXXVIII M XI D XV”