Termine prettamente toscano con il quale si vuole indicare una persona particolarmente maleducata, furbacchiona, dai modi rudi. Il termine deriva dal latino “manphur” che si riferisce a un attrezzo del tornio ma che nel vernacolo toscano ha in seguito rappresentato il foro e il tappo della botte.
Ma sono proprio l’apertura e il tappo della botte che risentono maggiormente del vino che custodiscono, a volte acido, a volte inconsistente, altre volte asprigno.
Per questo motivo e come nesso logico, i nostri antichi contadini hanno chiamato con il termine “manfano” tutte quelle persone che, nel vestire e nel contegno, si presentavano in maniera particolarmente volgare, grossolana o villana.
(da “Adagi ma non troppo” di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)

Franco Ciarleglio
Manfano
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