Farinata degli Uberti

L’antica e potente famiglia degli Uberti appartenenti alla parte Ghibellina fedelissima dell’Imperatore era originaria di Firenze, possedeva nel Chianti e in città molti palazzi. Fra quelli esistenti in città, che verranno distrutti dagli avversari, si ricordano il Palazzo dei Fanti e quello dell’Esecutore di Giustizia. Al loro posto, sul terreno considerato maledetto, verrà eretto il Palazzo dei Priori.

Durante le lotte fra i sostenitori dell’Imperatore e del Papa, dopo un breve rientro dei Ghibelllini avvenuto nel 1248, i Guelfi tornarono a Firenze nel 1251 e nell’anno 1258 i primi dovettero andare in esilio, anche gli Uberti lasciarono la città trovando rifugio a Siena, acerrima nemica di Firenze e Ghibellina in base ad un accordo di mutua assistenza fra alleati.

Manente degli Uberti Figlio di Jacopo, meglio conosciuto come “Farinata” per i capelli biondo platino, divenne il capo dei rifugiati fiorentini. Durante la permanenza a Siena, chiese al re Manfredi, di mandarli in aiuto la cavalleria tedesca per combattere i Guelfi. La richiesta fu esaudita, questi cavalieri furono decisivi nella campagna contro le città maremmane che si erano ribellate.

Il Davidshon racconta nella splendida Storia di Firenze, che i cavalieri teutonici furono fatti ubriacare prima di mandali in battaglia, ma questo stratagemma non funzionò, vennero battuti sonoramente e persero le bandiere imperiali. I fiorentini decisero di rendere pariglia agli avversari, stesero le bandiere nel fango e le fecero calpestare dalla loro cavalleria.

Farinata degli Uberti alla battaglia del Serchio

Dopo questo episodio Manfredi aumentò il numero dei suoi cavalieri, risultando decisivi nella battaglia di Montaperti avvenuta nel 1260, con la sconfitta dei Guelfi fiorentini e dei loro alleati. Nella dieta di Empoli dopo la vittoria, i vincitori chiesero a gran voce al re di distruggere Firenze. Fu allora che Farinata si fece avanti chiedendo la parola per perorare la causa della sua città, contro la sua distruzione. Giunto al cospetto del re si emozionò. Voleva portare come esempio due proverbi, ma nella foga riuscì a mescolarli facendo ridere i presenti. Per questo episodio è ricordato come colui che la difese a viso aperto.

Manfredi colpito dall’amore dell’Uberti verso Firenze, ordinò di soprassedere al progetto di distruzione e la città fu salva. Farinata rientrò nella sua città dove morì nel 1264, venne sepolto nella cattedrale di Santa Reparata.

Diciannove anni dopo fu la volta dei Guelfi a tornare in Firenze dandosi a vendette verso la famiglia Uberti specialmente al povero Farinata. I suoi resti mortali insieme a quelli della moglie vennero riesumati e processati con l’accusa di eresia e dispersi per sempre.

Dante Alighieri nella Divina Commedia, lo incontra nell’Inferno tra gli eretici epicurei, dentro un’arca infuocata, dalla quale si erge con tutta la persona, ed ha con il poeta una discussione sulla lotta politica, e sulla necessità di revocare il bando d’esilio ai figli maschi specificatamente a quelli della sua famiglia che non possono rientrare a Firenze per le sue colpe. Durante l’accesa disputa Farinata gli predice il suo prossimo esilio al quale il poeta verrà condannato per sempre.

Alberto Chiarugi
Manente degli Uberti detto Farinata.
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3 pensieri su “Manente degli Uberti detto Farinata.

  • 20 Giugno 2019 alle 22:41
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    Nel Comune di San Gimignano in Località Canonica -Badia a Elmi ma a pochi Km da Certaldo ,vi tutt’oggi una torre che nei libri sta scritto sia appartenuta a Farinata degli Uberti –

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  • 18 Giugno 2019 alle 15:27
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    Farinata degli Uberti seguiva la dottrina catara, una delle regole da seguire era di non assumere alimenti di origine animale, quindi carne, latticini, uova. . Per questo motivo la sua carnagione era di un colorito cereo, da cui il soprannome di “Farinata”. (ricordo di una lezione del professor Franco Cardini)

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