La nobildonna e le altre che rifiutarono le avances del Duca Alessandro de’ Medici.
Tutti in Firenze sapevano della potenza amatoriale del Duca Alessandro. Benché sposato con Margherita d’Asburgo, figlia dell’Imperatore Carlo V, non disdegnava concupire altre donne per soddisfare la sua smania sessuale. Dopo averle irretite le possedeva turpemente abusando di esse in tutti i modi, e se ne liberava facendole uccidere. Tutti in Firenze erano a conoscenza di questo suo modo di agire. Uno storico del tempo racconta che nessuno osava offenderlo, ne rifiutarli alcunché, per non incorrere nella sua vendetta per l’offesa ricevuta. L’accusatore poteva essere ucciso oppure rivalersi sui familiari dell’offensore e ucciderli. E per non avere distrazioni di alcun genere dalle sue conquiste femminili, aveva delegato a governare la città Ser Maurizio da Milano.
La mamma di Luisa Strozzi all’età di 15 anni aveva sposato Filippo Strozzi, sostenitore della Repubblica Fiorentina, e perciò mal visto dal Duca. La zia Clarice Orsini, quando Alessandro era bambino veniva educato insieme al cugino Ippolito (ambedue illegittimi) dal Cardinale Passerini, non aveva esitato a far conoscere il suo rancore verso i due fanciulli: Fuori i muli da casa Medici!!! Aumentando in lui l’odio verso donna. Non tutte le conquiste amorose del Duca Alessandro andavano a buon fine, alcune lo respingevano, e lui per vendicarsi faceva fare loro una brutta fine.
Alessandra de’ Mozzi, Alessandrina Acciajoli e Luisa Strozzi, furono alcune delle sue vittime. La prima moglie di Lamberto Sacchetti, volle conoscere Alessandro, incuriosita dalla fama di conquistatore, che dalla sua bellezza. Il Duca non era un bell’uomo. Figlio di una africana e forse del Papa Clemente VII era di pelle scura, labbri pronunciati, e capelli neri crespi, ed un carattere violento. Ben presto ella ne divenne l’amante, come lo era stata in precedenza di Bartolomeo Lanfredini, di Filippo Strozzi e Giovanni Bandini. Ma Alessandro fu attratto dalle grazie di Alessandrina Acciajoli. La Mozzi tentò in tutti i modi di farlo ritornare da lei, anche con un potente filtro d’amore, inserito dal suo cuoco nel mangiare del Duca. Ma il cuoco preso dalla paura, confessò tutto al Medici, scatenando la sua vendetta, per convinzione di essere avvelenato.
Il Duca fece rapire la donna dai suoi guardiani: il Giomo e l’Unghero. Catturata e imbavagliata, fu portata alle stalle ducali in piazza San Marco, e stuprata sessualmente dai due sgherri, con l’intento di farle confessare la partecipazione degli Strozzi al tentativo di avvelenamento del Duca. Qualche giorno dopo ormai moribonda, venne abbandonata dentro il portone del suo palazzo. Dopo qualche giorno morì per le angherie e i patimenti subiti. La notizia del rapimento con stupro di Alessandra de Mozzi, giunse all’orecchio di Alessandrina Acciajoli, l’evento la turbò fortemente tanto da temere per la propria vita. Ma Alessandro si stancò presto di lei. Si era invaghito della nobildonna Luisa Strozzi moglie di Luigi Capponi.
La gentildonna intanto resisteva alle richieste del Duca. Fin quando il Medici d’accordo e la complicità di Maietta Nasi, organizzo una festa con veglia, nel palazzo del padre in Piazza de’ Mozzi, alla quale naturalmente doveva partecipare anche il Duca, che per non farsi riconoscere si travestì da monaca. Tutto sembrava andare per il meglio. Ad un certo punto Luisa e Alessandro vennero lasciati soli da Marietta e Giuliano Salviati. Ma la giovane avvisata in precedenza delle mire di Alessandro da Francesco Nasi segretamente innamorato di lei. Si allontanò dalla festa malgrado Giuliano Salviati facesse di tutto per trattenerla. Luisa infastidita dal comportamento del Salviati riuscì ad allontanarsi e a raggiungere il suo palazzo.
Mentre tornava nel suo palazzo in Por San Piero, Giuliano Salviati venne pugnalato a morte. Di questo omicidio furono sospettati e imprigionati i figli di Filippo Strozzi, e in seguito accusati anche della morte di Luisa Strozzi, avvelenata durante un banchetto nel palazzo del cognato Lorenzo Ridolfi. Alessandrina Acciajoli venuta a sapere di questi omicidi, fu colta da vilenti dolori di stomaco che nel volgere di alcune ore la portarono alla morte. Di questa scomparsa venne sospettato di essere il mandante il Duca Alessandro per liberarsene. La morte violenta di queste giovani donne, ebbe anni dopo come contrappasso la morte del Duca, per mano del cugino Lorenzo, che lo fece cadere in un tranello di un incontro amoroso clandestino di cui Alessandro andava pazzo.
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Autore ed editore