Lo avremo sentito dire milioni di volte… Da cosa deriva questo modo di dire?
Per la festa di San Giovanni Battista in Duomo venivano portati dei bellissimi ceri. Vasari ne parla nelle Vite: “Dipingevasi questi ceri in varie fantasie; onde venne come in proverbio il dirsi un bel cero di chi è di buon aspetto, ma insieme è balordo, e senza mitidio”. Senza mitidio sta a significare scriteriato.

Per quanto riguarda i ceri e la loro bellezza, Goro Dati ne scrisse: “La mattina di San Giovanni chi va a vedere la Piazza de’ Signori gli pare di vedere una cosa trionfale, e magnifica, e meravigliosa, che appena l’animo vi basti: Sono intorno alla grande piazza cento torri che paiono d’oro, portate quali come carrette e quali con portatori, che si chiamano Ceri, fatti di legname, e di carta, e di cera, con oro e con colori e con figure rilevate, voti dentro; e dentro vi stanno uomini che fanno volgere di continuo, e girare intorno quelle figure: In su essi sono scolpiti animali e uccelli e diverse regioni d’alberi, pomi e tutte cose che hanno a dilettare il vedere e il cuore“.

Gabriella Bazzani
Lo sai che t’hai una bella cera…

Un pensiero su “Lo sai che t’hai una bella cera…

  • 28 Settembre 2022 alle 14:51
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    Grazie, sono aneddoti interessanti

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