(NdR) Per Cittadini di ex città fortificate fuoriporta significa abbandonare la città per una escursione nei dintorni della città stessa. Un significato adatto a questa categoria di articoli che parlano di qualcosa che esula da Firenze. Un’altra città o un altro argomento, qualcosa che non ha niente a che vedere con Firenze ma che ha stimolato l’editore o gli autori nel narrarlo.

Talvolta si leggono degli articoli o si sentono delle storie che appaiono surreali, fantascientifiche. Oggi sono spesso denominate fake news, cioè notizie che non essendo state dimostrate, o non potendo essere dimostrate, sono negate per principio, una negazione spesso avvalorata dalla scienza ufficiale.

Ho deciso di raccontare questa storia poco conosciuta o conosciuta marginalmente proprio per far riflettere sulla negazione a priori. Oggi è una storia assodata, dimostrata, metabolizzata come fatto storico, ma all’epoca quei pochi che la raccontavano erano probabilmente additati come i complottisti di oggi, irrecuperabili creduloni. Persone che annusavano qualcosa di strano, ma non erano creduti.

Voglio raccontarla proprio perchè coloro che oggi additano i “fantasiosi” complottisti come creduloni pensino che niente è impossibile e che la malvagità umana sfiora confini che le persone normali neanche immaginano. Il profitto o il vantaggio personale che certi esseri mettono davanti alla vita e alla sofferenza degli altri è reale e la loro fantasia distorta arriva a concepire ciò che voi ritenete baggianata.

Veniamo alla storia.

Cento anni fa, durante gli anni 20 del secolo scorso, negli Stati Uniti, ma non solo, alcune ragazze cominciarono ad avere strane sintomatologie fisiche. Erano ragazze di estrazione sociale diversa, etnia diversa, frequentazione di luoghi diversi, ma tutte avevano in comune una cosa, il loro lavoro. Erano tutte ragazze che venivano pagate profumatamente, fino a tre volte uno stipendio normale, per lavorare nelle fabbriche di orologi.

Il loro lavoro consisteva nel dipingere con un piccolo pennellino i numeri sui quadranti degli orologi. La tecnica era semplice, si doveva passare il pennellino fra le labbra, intingerlo nella vernice e disegnare il numero sul quadrante. Poi si ripeteva l’operazione. un lavoro semplice, non duro e ben pagato. Le ragazze facevano la fila per essere assunte presso queste aziende.

La prima ragazza a morire si chiamava Amelia Maggia, morì il 12 settembre 1922. Non fu però una morte repentina. Da circa un anno il suo corpo aveva cominciato a deperire, era sempre più stanca e fragile. I primi danni furono riscontrati ai denti che si indebolirono, si cariarono, si sgretolarono, tanto che il dentista dovette cominciare a toglierli uno dopo l’altro. Le ferite delle estrazioni però non guarivano, anzi si infettavano e rimanevano beanti, con ulcere e ascessi, come se il sistema immunitario e la cicatrizzazione non funzionassero più nel suo corpo. In seguito Amelia si rese conto che le sue ossa erano diventate fragili, ebbe più di una frattura in quell’anno compresa una frattura all’anca che le impedì di camminare.

I medici non capivano che cosa avesse Amelia e quando alla fine morì fu stilato un referto di morte con segnata come causa una malattia sessualmente trasmissibile, la sifilide. Oggi sappiamo che quel certificato di morte era stato falsato volontariamente per nascondere le vere cause della sua morte e la prova fu fornita tanti anni dopo quando fu riaperta la sua bara e analizzato il suo corpo.

Per quale ragione falsificare un certificato di morte? La ragione era semplice. Come Amelia tante altre ragazze incominciarono ad accusare le sue stesse sintomatologie ed arrivarono alla morte come lei, ma la causa doveva essere tenuta segreta perchè avrebbe danneggiato qualcuno.

Erano migliaia le giovani ragazze che in quegli anni avevano ottenuto il diritto al lavoro sino a quel momento negato e centinaia di loro erano state assunte presso le fabbriche della US Radiun Corporation. Centinaia di ragazze che dal 1920 avevano lavorato per anni ai quadranti di quegli orologi.

Radio, un nuovo elemento scoperto da Marie Curie, questo era contenuto nelle vernici usate per dipingere i numeri dei quadranti degli orologi. Un elemento radioattivo che portò alla morte la stessa Curie.

Il continuo ricambio delle ragazze al lavoro, talune se ne andavano o venivano licenziate ai primi sintomi, fece sorgere un sospetto, ma i dirigenti dell’azienda rassicurarono, avvalorati dalla scienza dell’epoca, che piccole quantità di radio non solo non era nocivo, ma faceva bene. Addirittura fu lanciata una campagna pubblicitaria, sponsorizzata dalla stessa US Radiun Corporation, dove si reclamizzava un’acqua che era “arricchita” con piccole quantità di radio, meravigliosa per il benessere personale. Acqua messa sul mercato e che veniva acquistata a caro prezzo dal popolo americano e non solo. La scienza confermava. Una scienza che era foraggiata dalla stessa fabbrica e che produsse studi fraudolenti convincendo la popolazione dei benefici del radio tanto da arrivare ad aggiungerlo ai cibi ed ai cosmetici.

La fabbrica andava avanti e produceva i suoi bellissimi orologi che si potevano vedere anche al buio grazie al radio che si illuminava nell’oscurità. Anche la Panerai a Firenze confezionava il Radiomir, un orologio che permetteva di essere letto nell’oscurità e nel buio sott’acqua, creato per i soldati incursori.

Le ragazze erano confortate dai datori di lavoro che tutto andava bene e assumevano tranquillamente una goccia di radio ad ogni passaggio del pennello sulle labbra. Loro stesse non coscienti si divertivano indossando i loro vestiti da sera durante il lavoro, vestiti che la sera, a ballare nel buio delle piste, luccicavano di tante luci, cosi come luccicavano le loro labbra e i loro corpi al buio. Qualcuna ebbe l’idea di dipingersi i denti in maniera da farli brillare al buio per il divertimento del proprio ragazzo e degli amici.

Cosi nacquero le ragazze fantasma, brillando di luce propria sulle piste da ballo, chiamate fantasma per il loro apparire più luminose delle altre. Oggi sappiamo che le ragazze fantasma erano tali perchè erano già morte mentre volteggiavano sulla pista. Il processo biologico del radio è simile a quello del calcio ed una volta fissato nelle ossa, niente può più rimuoverlo.

Tante ragazze cominciarono ad accusare i sintomi di Amelia, a cominciare dai denti, ma tante altre avevano sintomatologie diverse, come la stanchezza cronica, come ad esempio Marguerite Carlounh o Hanzel Vincent. Altre ancora partorirono figli morti, come Albina Larice, altre soffrirono di anemie importanti e arrivano alla morte per emorragie massive.

Solo nel 1925 il patologo Harrison Stanford, indagando, stabilì che era la vernice al radio a portare alla morte tutte quelle giovani lavoratrici. Scoppiarono le battaglie legali, ma l’azienda forte dei tanti articoli scientifici prodotti in quegli anni e forte dei diversi sintomi che accusavano le svariate ragazze resisteva agli attacchi. Inoltre loro avevano fior fiore di legali e scienziati come testimoni e le ragazze non avevano ne soldi ne tempo dato che lentamente se ne andavano una dopo l’altra.

Solo l’avvocato Leonard Grossman perorò la causa delle ragazze fantasma e raccolse le testimonianze di molte di loro anche sul letto di morte. Si racconta che mentre le ragazze non avevano neanche la forza di parlare per testimoniare l’azienda pagò per falsificare le autopsie e fece di tutto per ritardare il processo in modo che la morte accogliesse le testimoni che potevano inchiodarli.

Il resto è storia e volendo potete recuperare gli eventi successivi, ma ciò che è certo è che sin da subito si sapeva della pericolosità del radio e che questa azienda e tutti gli uomini che l’hanno aiutata fra avvocati, scienziati, medici, aziende pubblicitarie erano non solo negligenti ma loro stessi degli assassini in nome del profitto ed hanno condannato a morte centinaia di ragazze sapendo di farlo.

Ecco, tutto qua, questi uomini esistono anche oggi e non si vergognano oggi come allora a falsificare una ricerca scientifica o a corrompere politici e scienziati pur di ottenere un profitto o un maggior potere. Quindi quando qualcuno la prossima volta vi parla di scie chimiche, 5G, vaccini, CO2, strani incidenti, fatevi pure una risata perchè potrebbe trattarsi di una fake news, ma poi riflettete bene: Voi siete le labbra della giovane lavoratrice o il padrone dell’azienda US Radiun Corporation?

Jacopo Cioni
Jacopo Cioni

Le ragazze fantasma
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