LAPIDI DANTESCHE
Nelle strade del centro di Firenze, si trovano sui muri di palazzi, chiese e case torri delle lapidi dantesche. Vi si leggono incise frasi relative alle tre cantiche della Divina Commedia: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Ai primi del Novecento, il Comune di Firenze sentì il desiderio di rintracciare i personaggi e i luoghi descritti nella sua opera. Iniziò una accurata ricerca per trovare il luogo esatto dove apporre le lapidi. La ricerca fu lunga e accurata. Finalmente nel 1907 iniziò l’apposizione nei siti rintracciati:
INFERNO
- Filippo Argenti, via del Corso dove erano le case degli Adimari;
- Guido Cavalcanti, via Calzaioli dove erano le case dei Cavalcanti;
- Ponte Vecchio (loggia di Ponte Vecchio), in sul passo d’Arno;
- Brunetto Latini, via dei Cerretani (tra il civico 39 rosso e la chiesa di S. Maria Maggiore;
- Famiglia Gianfigliazzi, via de’ Tornabuoni (sopra la vetrina del civico 1 rosso);
- Dedicata al Battistero di San Giovanni, Piazza San Giovanni (all’esterno del Battistero verso la via Martelli;
- Dedicata alla nascita di Dante Alighieri, posta sulla sua casa;
- Bocca degli Abati, il traditore di Montaperti, via dei Tavolini.
PURGATORIO
Citazione di persone del suo tempo, 2^ cantica.
- Sono descritti la Basilica di San Miniato al Monte e il ponte Rubaconte, via di San Salvatore al Monte (inizio della scalinata che porta al Piazzale Michelangelo;
- Piazza Piave (nella torre della Zecca Vecchia), dedicata al fiume Arno;
- Versi dedicati a Forese Donati, via del Corso (sopra ai civici 13 – 33 rosso);
- Piazza di San Salvi, dedica a Corso Donati (nel punto dove sostò l’esercito di Arrigo VII;
- Dedica alla donna angelicata Beatrice Portinari, (sulla destra dell’ingresso del palazzo Portinari – Salviati).
PARADISO
Elenco delle lapidi tratte dalla 3^ cantica.
- Dedicati alla città natale del poeta, Via Dante Alighieri alla Badia Fiorentina (sul fianco sinistro della Badia Fiorentina e alla sinistra del civico 1);
- Dedicati a Bellincione Berti Ravignani, via del Corso (sopra le vetrine del negozio civici 1 e 3 rosso);
- In questi versi sono ricordati gli antenati del poeta, via degli Speziali (tra la vetrina del civico 11 rosso e il portone del civico 3);
- Dedicato alla famiglia Cerchi, via del Corso (sopra le arcate del negozio ai civici 4 rosso e 6 rosso);
- Dedicata alla famiglia dei Galigai, via dei Tavolini (torre dei Galigai vicino al civico 1 rosso);
- Sulla famiglia degli Uberti, Piazza della Signoria (nel primo cortile di Palazzo Vecchio);
- Sulla famiglia Lamberti, via di Lamberti (tra le finestre sopra il civico 18 rosso e 20 rosso);
- Dedicato ai Visdomini, via delle Oche (presso ciò che resta della Torre dei Visdomini, tra i civici 20 r0s e 18 rosso);
- Famiglia Adimari, via delle Oche, (tra gli archi delle vetrine ai civici 35 rosso 37 rosso);
- Famiglia Peruzzi col loro simbolo (le sei pere), Borgo dei Greci (a sinistra della porta al civico 29);
- Famiglia della Bella, via dei Cerchi (all’angolo di via dei Tavolini);
- Dedicati a Ugo il Grande, via del Proconsolo (sulla facciata della chiesa Santa Maria Assunta);
- Famiglia Amidei, via Por Santa Maria (presso la torre degli Amidei, sopra al civico 11 rosso);
- Dedicati a Buondelmonte Buondelmonti, via Borgo Santi Apostoli (Presso le case dei Buondelmonti, sopra le vetrine dinanzi al civico 6);
- Dedicati alla statua di Marte, causa degli scontri fra Guelfi e ghibellini, distrutta dall’alluvione del 1333. Ubicata dove si trovava la statua, Ponte Vecchio (angolo Piazza del Pesce);
- Dedicati alla Firenze antica, Piazza della Signoria (nel primo cortile di Palazzo Vecchio);
- Dedicati al battesimo, Piazza San Giovanni (nel Battistero verso il Duomo);
- Preghiera dedicata alla Vergine da San Bernardo, Piazza del Duomo.
Grazie per le belle parole, spese nei miei riguardi. Cercherò di migliorare.
Da un pò di tempo sto scoprendo cose nuove su Firenze e lo devo a persone che sembrano delle enciclopedie ambulanti di fatti fiorentini. Così anche la pietra più consumata racconta qualcosa di interessante, l’angolo più nascosto testimonia fatti del passato. Che città abbiamo la fortuna di vivere.